Un pomeriggio di parole vellutate e di un flauto che porta la natura nella Sala della Poesia di Palazzo Bice Piacentini. Il Club Unesco di San Benedetto del Tronto “onora” così la Giornata Mondiale della Poesia che, non è un caso, cade lo stesso giorno del solstizio di primavera. Al centro c'è Enrica Loggi in una quadruplice versione: cantante, poetessa in lingua, rimatrice in dialetto, scrittrice in prosa. Crediamo di non fare nessun torto alla prima, alla terza e alla quarta versione se, da innamorati dei versi della Loggi, continuiamo a restare profondamente legati alla seconda. Quella delle parole che accarezzano e graffiano, in un alternarsi che non è mai un gioco di termini né di accapo che fanno tanto poesia da pocket. La poetessa di San Benedetto trae i suoi versi da “Una rima di vento” e regala in apertura tre inediti di altrettanto valore. Poi, con un tono di voce un po' nasale e un po' ovattato (quello che solo un raffreddore sa dare), dosa pensieri che si trasformano in altrettanti versi perché, la bellezza smisurata di Enrica Loggi, sta nell'essere un poeta anche quando parla del sasso che le è entrato nella scarpa. I poeti, si sa, fanno parte di un altro mondo e soprattutto ci vivono. Parliamo ovviamente di quelli veri perché di coloro che ci si credono senza esserlo, non sappiamo che farcene. In mezzo alle parole, la musica. Un flauto solo. Bach e Debussy. Rita Colivera, giovanissima flautista, è un contrappunto piacevole e, anche se ancora legato a una visione un po' rigida e un po' scolastica dello strumento, lascia trasparire, in qualche passaggio, quel pizzico di anima in più che vorremmo sempre ascoltare dai musicisti. In chiusura le immagini del fotografo Carlo De Angelis, montate in un photo fit teso a scrutare l'anima in una visionarietà tutta giocata fra il concetto di maschera e il volto. La giornata mondiale della poesia si può celebrare anche così. Con molta sobrietà, parole giuste, musica essenziale e una sequenza di immagini che riportano a una primavera tutta al femminile.
Massimo Consorti
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