Lo
avete mai incontrato un boss della mafia depresso? A parte il Robert
De Niro di Terapia e pallottole (ma nel film, Bob non era depresso,
solo un po' psicopatico), a parte il boss vero, Bernardo Provenzano,
che fra un pizzino e un cancro alla prostata, un po' depresso lo era
davvero, l'unico boss veramente depresso, che più depresso non si
può, è stato Tony Soprano, al secolo James Gandolfini, morto ieri a
Roma, praticamente un ritorno a casa. Figlio di Santa, una napoletana
verace, e di James Joseph Senior (nativo di Borgotaro), James Junior
aveva 51 anni e una carriera trascorsa sempre davanti alle cineprese.
Poco apprezzato dal cinema, è stata la serie televisiva cult
“Soprano's” a dargli il successo planetario e tre Grammy Award
come miglior attore che, a detta di tutti coloro che lo hanno
conosciuto, Gandolfini meritava. Si stava riposando a Roma con la
famiglia, poi sarebbe andato al Taormina Film Festival, per un
incontro dibattito con Gabriele Muccino e Mario Sesti. Si è fermato
a Roma.
Massimo Consorti
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