È
uscito solo oggi e l'editore ha già deciso di portare a 500mila
copie la ristampa dell'ultimo romanzo di Murakami Aruki. Su Amazon,
in prevendita, gli ordini sono arrivati a 20mila copie in un amen.
Colorless Tsukuru Tazaki and the Year of His Pilgrimage, ultima
fatica dello scrittore in questo momento più amato al mondo, è già
un caso letterario, 400 pagine di cui nessuno (fino a questa notte)
sapeva nulla. Sul sito della casa editrice Bungeishunju, che Murakami
sta rendendo ricca da far schifo, lo spazio riservato al romanzo ne
riportava solo il titolo e il nome dell'autore; niente numero di
pagine, niente prezzo. Come si fa, quindi, a parlare di un libro che
solo da qualche ora è in mano ai lettori? A Tokyo questa notte è
successa l'ira diddio. Roba da vendita dell'Iphone5 o, come ci è
capitato di vedere a Boston, dell'uscita del dvd di Titanic. File
interminabili, ordinatissime di lettori e di fan accaniti, hanno
preso d'assalto le librerie che, come nella migliore delle tradizioni
occidentali, hanno aperto i battenti alla mezzanotte in punto. Già
IQ84, si era rivelato un caso senza precedenti. L'orwelliano
romanzo in tre parti di Murakami, era stato accolto, a livello
mondiale, come una delle opere fondamentali di questo inizio secolo.
Colorless Tsukuru Tazaki and the Year of His Pilgrimage, se le
premesse sono queste, rischia di fare la stessa fine, amplificata
all'eccesso, all'ennesima potenza. Forse qualcuno lo sa, amiamo Aruki
Murakami da Norwegian Wood, romanzo che ci ha costretto a leggere i
precedenti, i successivi e tutti i racconti, per cui, qualsiasi cosa
possa uscire dalla nostra tastiera, verrebbe accusata di chiaro
conflitto d'interessi. Però, a questo punto, la curiosità è
davvero travolgente e non ci consola il fatto che la Einaudi è già
pronta a immetterlo nel mercato italiano. Domani è tardi. Magari
ieri. Laconico, forse di più Murakami, che ha dichiarato: “Ho
cominciato a scrivere un racconto breve, ma mentre ci stavo
lavorando, è diventato più lungo con naturalezza. Raramente ho
sperimentato qualcosa del genere, forse non mi era accaduto da
Norwegian Wood”. Ti venga un bene! Non ha aggiunto manco una
parola.
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