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Il
27°
Evento Speciale,
a cura di Adriano Aprà, si concentrerà sulla produzione del Nuovo
Millennio. Essa riguarderà film di finzione, documentari, film di
animazione, film sperimentali, corti, medi e lunghi, in pellicola o
in video, che abbiano l'ambizione di collocarsi al di fuori delle
regole canoniche dei diversi generi per proporre esplorazioni
innovative di forme espressive. L'indagine condotta ha rivelato un
vasto universo, benché spesso sotterraneo, che testimonia di una
vera corrente di nuovo cinema italiano meritevole di
essere indagata da vicino. C'è un’esplosione di sperimentalismo
indipendente, a volte diffuso solo sulla rete, segno da una parte di
una insofferenza, e di una opposizione, alle forme consuete di
produzione e distribuzione, dall'altra è certamente il risultato
della presenza del digitale. Alcuni hanno visto i loro meriti
giustamente riconosciuti, basti pensare al
fresco Nastro d’argento di Costanza
Quatriglio per
il suo documentario, Terramatta
(2012);
o
al David di Donatello per il miglior cortometraggio lo scorso anno
all’animazione di Simone
Massi (del
quale sarà proiettato La
memoria dei cani,
2006), altri ancora sono riusciti ad avere una qualche forma di
visibilità in festival o in sala, come Michelangelo Frammartino,
Alina Marazzi, Pietro
Marcello (Il
silenzio di Pelešjan,
2011), Pippo
Delbono (Amore
carne,
2011), Davide
Manuli (Beket,
2008), ma molti – la maggior parte – sono sfuggiti
a una vera forma di distribuzione. L’Evento Speciale di quest’anno
si propone quindi di mappare il nuovo immaginario del cinema
italiano, attraverso una eterogenea selezione di circa quaranta opere
che, pur diversissime tra loro, sono contraddistinte da una notevole
forza innovatrice o, comunque, avanguardistica, come l’incursione
nei manicomi attraverso i ritratti fotografici di Giovanni Baresi con
Identità
(non più) nascoste (2004),
il mesh-up disturbante
di Danilo Torre con Magic
Fantasy Light (2008),
il viaggio nel “Purgatorio delle ciminiere”, un’area dismessa,
emblema di un Sud mai redento di Antonello Matarazzo con Miserere
(2004),
lo studio dello spazio naturale fra documento scientifico e
astrazione lirica di Mirco Santi con Lido
(2000-2003),
il progetto “scolastico” e cross-mediale di Andrea Caccia con
Vedozero
(2010).
Due lavori si presentano come diari intimi e personali delle
registe:
J’attends
une femme di
Chiara Malta (2010) sorta di video-lettera alla figlia, realizzata
con materiali d’archivio e Home
di
Virginia Eleuteri Serpieri (2007) che crea con il cinema uno spazio
dove rivivere i propri ricordi. Non mancano ovviamente opere
d’animazione, dalla più tradizionale a quella digitale,
rappresentata tra gli altri da La
Piccola Russia (2004)
di Gianluigi Toccafondo, La
memoria dei cani (2006)
di Simone Massi, Percorso
#0008-0209 (2009)
di Igor Imhoff e Corpus
No.Body (2010)
del collettivo Basmati.
Sono
presenti anche altri progetti collettivi come gli ZimmerFrei con
Panaroma_Roma
(2004)
inedita panoramica di Piazza del Popolo a 360° e i Flatform con
Movimenti
di un tempo impossibile (2011),
un unico piano sequenza dove si mescolano elementi molto diversi fra
loro. Tra gli oltre quaranta artisti presentati ci saranno anche:
Luca Acito e Sebastiano Montresor, Edison Studio/Silvia Di Domenico,
Giulio Latini, Luca Ferro, Sara Pozzoli,
Simone
Cangelosi, Augusto Contento, Daniela De Felice, Felice D'Agostino,
Arturo Lavorato, Debora Vrizzi, Mauro Santini, Niba, Matteo
Giacchella, Virgilio Villoresi, Alessandro Bavari, Giacomo Nanni,
Antonio
Bigini, Claudio Giapponesi, Paolo Simoni, Cane CapoVolto, Zapruder
(David Zamagni, Nadia Ranocchi),
Manuele
Bossolasco, Real101 (Andrea Gallo), Alessandro Amaducci, Emanuele
Becheri, Luca Manes e Ganga (Francesco Cabras, Alberto
Molinari). Accompagnerà la retrospettiva – che sarebbe meglio
chiamare prospettiva, volta com'è a essere quasi il manifesto per un
nuovo cinema italiano – un volume di saggi a cura di Adriano Aprà
edito da Marsilio. “Fuori norma. La via sperimentale del cinema
italiano” analizzerà trasversalmente il fenomeno con il contributo
di critici e saggisti, riservando molto spazio alle “penne”
giovani. I contributi saranno firmati da: Giulia Bursi, Pierpaolo De
Sanctis, Bruno Di Marino, Sandra Lischi, Dario Marchiori e Federico
Rossin, Cristina Piccino, Giacomo Ravesi e Gianmarco Torri.
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