«In
queste poesie di Ivan Pozzoni, il “noi” è costantemente
richiesto come l’ago di una bussola che punta ripetutamente verso
i rifiuti speciali […] E tuttavia la questione ancora è aperta, se
il loro linguaggio assume a dignità di materia est-etica e
poetico-politica non la “morte dell’arte”, bensì la morte
stessa dell’uomo e del cittadino in quanto animale rinchiuso nelle
stalle della produttività delle identità “brand”, del loro
consumo e del loro finire rifiuti pronti per le discariche del
postmoderno depoliticizzante […] La poesia “politica” e la
“politica” della poesia (che non sia consenso alla
politica-potere di regime), in questa raccolta di Pozzoni, pur nella
sua autonomia semiologica, esce dalle camere depoliticizzate
dell’intimità lirico-vittimistica e sentimentale e si fa acidità
linguistica»
(Antonino Contiliano)
Ivan
Pozzoni è nato a Monza nel 1976, si è laureato in diritto, e ha
diffuso molti articoli dedicati a filosofi italiani dell’Ottocento
e del Novecento, e diversi contributi su etica e teoria del diritto
del mondo antico; collabora con numerose riviste italiane e
internazionali. Tra 2007 e 2012 sono uscite varie sue raccolte di
versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B
Editrice, Versi Introversi, Androgini, Mostri,
Galata morente e Carmina non dant damen, con Limina
Mentis, Lame da rasoi, con Joker e Il Guastatore, con
CLEUP; tra 2009 e 2012 ha curato, con Limina Mentis, le antologie
Retroguardie, Demokratika, Tutti tranne te!,
Frammenti ossei, Labyrinthi I/II e la
raccolta interattiva Triumvirati. È direttore culturale della
Limina mentis Editore; è direttore de L’arrivista (Quaderni
democratici); è direttore delle collane Esprit, Nidaba
e Fuzzy. In un’azienda artigiana è amministrativo.
Scarti di magazzino
Ed. Limina Mentis - 2013 - euro 12.00
Nessun commento:
Posta un commento