lunedì 23 luglio 2018

Passero solitario?

[ Mai nessuno è solo al PINO BAR ]


        Ma perché solingo augellin hai lasciato lallegra tua compagnia per rifugiarti al PINO BAR? Perché invece dandar cantando per oleandri palme e pini finchè non more il giorno frequenti il PINO BAR? Manco fossi pensoso e triste, o ferito, in lutto, in bolletta di Recanati

        Buono ed educato sei, neanche ti offendi se non ti lasciano stare dentro.

        Ti piacerebbe dormire sulla mensola dei whisky, accanto alle eleganti teiere Twinings, appoggiato ai quadri di vecchi manifesti Campari e Martini, inebriato dai profumi dei rum Havana Club che giungono mescolati alla brezza del ventilatore a pale

        Devi accontentarti di restare lì fuori, quanto basta per ripararti (dalla giostrina che suona troppo forte; dagli Antichi-e-le-Palme che ormai non se ne può più; dalla pestilenziale baraccopoli-Street Food che affumica le stelle; dai reboanti matrimoni alla vicina Palazzina Azzurra sempre più orfana darte; dagli assatanati speakers di gare pseudo-sportive che qui cominciano e finiscono) e tu canti, canti Ciii Ciii

        Vai becchettando avanzi minimi di patatine fritte e di gelati (adori il pistacchio), bevi gocce dacqua minerale Tullia anche gasata, fai Ciii Ciii la mattina quando Maria alza la serranda, Ciii Ciii la sera quando labbassa (buongiorno e buonanotte). 

Passero Solitario si fa per dire.

E con te, meno solinghi anche noi.


PGC - 22 luglio 2018

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