Caro prof, non so quando sei nato, ma voglio portarmi avanti col lavoro: non stando su féssbuc, devo cercare di ricordarmi da solo quando e a chi fare gli auguri, poi me ne scordo. Però so per certo che non sei nato né a Berlino né a Branau in Austria, quindi gli auguri (Glückwunsch) non te li faccio in tedesco, lingua che tu padroneggi benissimo.
So solo che una volta, ma forse più di una, entrasti in classe con un distintivo delle SS, che da una gita scolastica in Austria ti riportasti per ricordo una divisa nazista. E che oggi la tua preside, se da un lato cade dal pero, dall’altro graziosamente dice “non era un segreto che le sue idee andassero, in maniera pacata, in una certa direzione” - ah, in maniera pacata - ma “non ci sono mai state lamentele né dai ragazzi né dalle famiglie”. Normale, siamo in Ascoli. E siamo in una scuola, figurati.
Voglio farti gli auguri, caro prof, perché mi dicono che hai l’anima di artista e sei appassionato di fotografia, sennò come ti veniva la “brillante idea” di fare gli auguri all’artista e fotografo tetesco-di-Berlino Colmar Walter Hahn per i suoi 129 anni, “lo zio Walter”, brrr, certe foto… Ci credo che non intendevi farli al Führer, Adolf Hitler non scattava foto, non era un artista (per te era di pppiù!), “brillava” in altro…
Ovvio che dei miei sfottenti auguri ad un prof-vicepreside sputtanato (ma non è detto) non cale niente a nessuno, mentre quelli tuoi hanno a buon diritto ri-sputtanato Ascoli a livello mondiale. Meno danneggiata - perché lo è già di suo - l’immagine dell’Azienda Scuola, azienda fallita e non più Istituzione, volentieri arresasi al Mercato cui riforme scellerate l’hanno consegnata; che, supinamente complice, ha rinunciato all’insegnamento vero, alla formazione delle coscienze, all’educazione delle personalità; che neanche espelle i prof della tua risma, ma li coccola li promuove e li difende.
PGC - 21 aprile 2018
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