tag:blogger.com,1999:blog-20388591370628023522024-03-13T19:32:24.496-07:00UT Open WebMagazine Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.comBlogger105125tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-70774753293628179422020-06-08T01:40:00.000-07:002020-06-08T01:40:01.490-07:00Astronavi al tempo del colera<span style="font-family: inherit;"><br class="Apple-interchange-newline" />=============<br /><b><br /><i>«I've seen things you people wouldn't believe,<br />attack ships on fire off the shoulder of Orion,<br />I watched c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gate.<br /><br />All those moments will be lost in time,<br />like tears in rain.<br /><br />Time to die.»</i></b><i><br /></i>(Blade Runner,1982)</span><br />
<div align="CENTER">
</div>
<span style="font-family: inherit;">=============<br /><br /><b> </b> Ho visto cose che noi umani non avremmo immaginato, nel nostro tempo sconvolto dal contagio. Ho visto corpi militari extramondo presidiare città e contado. Ho visto cacciatori di taglie inseguire fuggitivi tra le dune sabbiose delle spiagge, disperdere con lanciafiamme torme di untori; ho visto droni intelligenti perlustrare foreste e campagne, elicotteri in assetto mimetico braccare ogni forma di vita in movimento.<br />Ho visto androidi organici - in tutto simili agli umani, ma con gravi difetti di fabbricazione - governare le Regioni, parlare uno slang sconosciuto - detto <i>cityspeak - </i>e,<i> </i>sottoposti a test, tradire nei tempi di reazione anomali e dissociati la loro natura aliena.<br /><br /> E ho visto <b>astronavi </b>scendere fra noi - a Milano, a Civitanova Marche - in realtà urbane confuse e distopiche, dalle quali chi ha potuto è da tempo fuggito riparando nelle colonie extramondo.<br /><br /> Poco si conosce di queste forme di vita galattica finite qui alla deriva: si favoleggia di equipaggi composti di androidi che avrebbero perso memoria dello scopo originario della missione e dell’esistenza stessa di un mondo esterno. All’occhio umano, nelle loro raggelanti geometrie esse appaiono disabitate; non si esclude tuttavia che gli occupanti siano mantenuti in uno stato di ibernazione o di animazione sospesa.<br /><br /> Gli scienziati ritengono trattarsi, con ragionevole certezza, di macchine autoreplicanti che sfrutterebbero le risorse trovate nel sistema di destinazione per creare copie di sé stesse e riprodursi all’infinito. Due intanto, le “<b><i>Bertolase</i></b>” - in gergo tecnico - già replicate.<br />La ciurma delle<i> <b>Bertolase</b></i> risulta composta da un comandante eponimo e da un insieme eterogeneo di replicanti umanoidi: frutto di ingegneria genetica che ha dato loro sembianze di presidenti, sindaci, assessori, funzionari, tecnici regionali, essi sono privi dell’esperienza di vita vissuta che caratterizza invece gli umani e sono per ciò stesso incapaci di relazionarsi con la vita reale.<br /><br /> Del comandante eponimo - l’androide “<b><i>Bertolaso</i></b>” - si sa soprattutto che scompare a tratti per ricomparire in altri luoghi al comando di nuove formazioni aliene: progettato dall’ingegneria genetica per rispondere a compiti disparati, è come ogni replicante dotato di competenze artificialmente innestate e di una fallace consapevolezza di sé.<br /><br /> Le due astronavi, monumento all’ambizione senza freni e ad inconfessati interessi, col loro tragico pallido scheletro inutilizzato sono destinate a fare i conti con realtà che sfuggono pericolosamente al loro controllo, e probabilmente a gravitare per sempre nel vuoto come l’antica astronave <i>Anomalia, </i>scomparsa da tempo nel sistema solare con tutta la sua ciurma.<br /><br /><b>“<i>E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire</i>”</b><br /><br />Sara Di Giuseppe - 7 Giugno 2020</span><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial"; font-size: 12px;"><br /></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-QrB8xMBvn1w/Xt33pLvXP6I/AAAAAAAADJ4/An5Rcd63_PU4cGySKSwf2cQsQVsj6sGQACLcBGAsYHQ/s1600/Urania.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="676" data-original-width="463" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-QrB8xMBvn1w/Xt33pLvXP6I/AAAAAAAADJ4/An5Rcd63_PU4cGySKSwf2cQsQVsj6sGQACLcBGAsYHQ/s400/Urania.jpg" width="272" /></a></div>
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Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-36253913110489277242020-05-27T03:37:00.002-07:002020-05-27T03:37:54.511-07:00Le 3 piramidi (poco faraoniche) di San Benedetto<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Costruite anch’esse dai gatti come quelle egiziane, </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">ma dai nostri <b>gatti del Porto</b>.</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit;">Sono i discendenti di quelli, e abitano nei cunicoli e negli anfratti lì intorno:</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br />- L’anziano striato di scuro, zoppo e con un occhio solo<br /><br />- La bianca e nera sempre incinta attorniata dai suoi ex piccoli, </span><br />
<span style="font-family: inherit;"> ormai indipendenti<br /><br />- La pezzatina superforastica dal pelo dritto<br /><br />- Il nero-tinta-unita contemplativo<br /><br />- L’altro nero con la macchia bianca, miagolante e affamato cronico<br /><br />- Il tigrato dagli occhi verde oliva, la coda arricciata e l’aspetto acrobatico<br /><br />- …<br /><br /> Nessun gatto Sphynx, che sarà pure aristocratico ed egiziano ma è senza pelo: i nostri ruspantoni non ci tengono a essere chiamati "spelacchiatoni".<br /><br /> I nostri gatti del porto sono ovviamente bravissimi a costruire piramidi, ma non di pietra, le fanno di cemento. Niente massi da trasportare, niente schiavi egiziani nè architetti tra i piedi: basta uno stampo e una colata di cemento. Tutto più facile e veloce, alla fine le piramidi sono pure più belle.<br /><br /> Poi qua il cemento abbonda: basta rubarne un po’ nei tristi crateri di scuole e alberghi e cinema abbattuti, dove al posto di quelli nasceranno <b><i>cubi</i> di cemento</b> stupidi e kitsch da vendere a banditi e pollastri.<br /><br /> Insomma le 3 piramidine di San Benedetto (foto non-<i>Baffoni</i> allegata), le uniche al mondo bagnate dal mare, meritano una visita.<br /><br />Per la Sfinge (di cemento) c’è invece da pazientare, i nostri gatti sono pigri, non gli piace sudare, le loro 12 vibrisse ne soffrono…<br /> </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span>PGC - <span style="font-family: inherit;">26 maggio 2020</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Y1BE9nJcVnk/Xs5ArU7Q7zI/AAAAAAAADJI/tk7IuUouE_U4kaPMzXZENMvCPxDPG0xrACLcBGAsYHQ/s1600/3%2Bpiramidi%2BGiorgio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img border="0" data-original-height="973" data-original-width="1600" height="388" src="https://1.bp.blogspot.com/-Y1BE9nJcVnk/Xs5ArU7Q7zI/AAAAAAAADJI/tk7IuUouE_U4kaPMzXZENMvCPxDPG0xrACLcBGAsYHQ/s640/3%2Bpiramidi%2BGiorgio.jpg" width="640" /></span></a></div>
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Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-24692034068942271162020-03-16T03:02:00.002-07:002020-03-16T03:02:15.346-07:00MassimUT2<span style="color: #454545;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";"><span style="font-size: 14px;">Da qualche giorno abbiamo più tempo per pensare... Anche agli amici, di oggi e di ieri.<br />E allora lo ricordiamo così, Massimo Consorti, come ci riesce meglio. Per il momento.</span></span></span></span><br />
<span style="color: #454545;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></span></span>
<br />
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-H5P_dhb6o6E/Xm4GsMi3ANI/AAAAAAAADEM/F2hvf_RfnhIudA_fsbRgTB0fRCJMYKMzwCLcBGAsYHQ/s1600/15%2Bmarzo%2B2020_Max_grande.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1116" data-original-width="669" src="https://1.bp.blogspot.com/-H5P_dhb6o6E/Xm4GsMi3ANI/AAAAAAAADEM/F2hvf_RfnhIudA_fsbRgTB0fRCJMYKMzwCLcBGAsYHQ/s1600/15%2Bmarzo%2B2020_Max_grande.jpg" /></a></div>
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Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-203663258165393812020-01-23T01:17:00.000-08:002020-03-16T03:09:50.148-07:00Anime smarrite, anime belle - appunti in treno<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Un uomo grida a se stesso o forse alla sua famiglia lontana. Impreca in una lingua sconosciuta, certamente si dispera, infreddolito, curvo e chiuso in sé stesso. Con passi sconnessi, spigolosi come i suoi capelli dritti e neri davanti al viavai indifferente della piccola Stazione. Spero non mi venga addosso, non capirei nulla, non saprei cosa fare… Il tizio si allontana bruscamente.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Salgo sul Locale e chiedo conferma della tratta. Mi siedo confortato e finalmente in viaggio.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Cerco un bagno al secondo ed enorme snodo ferroviario. Non ho fretta, ho tempo. Donne e uomini con ingressi distanti. Al tornello da gettonare c'è una signora un po' curva e non più giovane, forse per l'aspetto e i suoi vestiti lunghi e logori. Cerco l'euro ma qualche centesimo lo allungo alla portiera abusiva e precaria. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Signore, - mi dice - ha il borsello aperto. - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Rispondo - Lo so, - fidandomi della mia figura dissuadente e mascolina. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Mi lavo, esco e lei non è già più lì. Meno male, sarebbero altre parole inutili e forse qualche altro centesimo, questa volta da negare.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Attendo e fumo una sigaretta all'esterno della grande casa dei treni rossi, argentei e verdi misto-fango dei pendolari. Una passante mi avvicina: </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Ha mica una sigaretta? - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- No, fumo queste… da rollare. - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">La ragazza adocchia l'alta pattumiera al mio fianco, con lamiera forata e tanti mozziconi di sigarette. Alcuni sono consumati solo a metà immersi in un insieme misto di vecchia cenere e sporcizia varia, come solo nelle stazioni si vedono. C'è una sigaretta quasi intera. La prende e rivolgendosi di nuovo mi dice: </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Hai d'accendere? - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Niente di più probabile: - Certo! - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">La ragazza riprende il suo andamento ondulato e incerto, forse temporaneamente meno ansioso.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Vado al binario 7, sotto al piano stradale, dove c'è ancora poca gente. Manca quasi mezz'ora. Mi appoggio al muretto delle scale che portano ad altri piani della cittadella ferrata. Mi riposo nell'attesa. Un signore magro sulla settantina, ma ben portati, si avvicina per chiedermi se al binario passasse il suo treno, sempre verso sud. Confermo - Pescara. -</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Risponde - Sa, ancora sul display non è comparso… e l'orario, e allora sa… </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Rispondo - Non si preoccupi, anch'io scendo e ho visto che è quello giusto. Vado a Sben. - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Ci scambiamo dei cenni rassicuranti. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Continua - San Benedetto, la conosco poco, ma in Ancona ci sono stato spesso e ho mio figlio lì. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Anch'io, - rispondo - da poco tempo mia figlia ci si è trasferita. Da dove sta venendo? </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Da Modena, sono stato per un controllo dopo un intervento alla gola. Qualche mese fa mi sono operato sempre lì e dovevo farmi qualche esame. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Mi dispiace. Tutto bene ora? Positivo, anzi no, negativo? - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Sì, non c'è niente e sa, è stata una bellissima notizia. - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Dal viso sereno si capiva che ne era felice, sollevato. Continua vedendomi col tabacco in mano: </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">- Anch'io fumavo, ma poco poco. Sei, sette sigarette. Ma se ti deve venire, ti viene, anche se non fumi. Succede a tanti. - </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Pensavo proprio la stessa cosa. Il signore, di Bari, si sarebbe fermato a Giulianova, presso la sua seconda casa, piccola e unicamente dedicata ai giorni di mare. Ex impiegato comunale, responsabile all'ufficio ambiente, ora lontano dall'amministrazione, mi parla di De Caro, di Emiliano, delle difficoltà appena accennate e lasciate intuire della città del Levante.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Arriva silenziosamente il potente ferro argento a strisce rosse. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Saliamo sulla stessa carrozza ma posti diversi. La conversazione finisce.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">"Viaggiare in treno è, a volte e fuori dall'esperienza quotidiana, un privilegio, una scuola di confronto, conoscenza, di approfondimento, riflessione, studio, o di stupore e rammarico per le tante situazioni di disagio sociale. Una palestra fuori dai tele-schermi antichi e nuovi, fuori dalla cronaca raccontata o subita. Non ci si annoia, insomma."</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Continuo il viaggio e questa volta i cambi sono finiti. Questo 'legno' mi porterà fino a casa. Non proprio, ma in prossimità, a due chilometri e mezzo. Li farò volentieri a piedi. Adesso posso immergermi in brevi letture e conversazioni al telefono con le figlie. Ecco cosa mancava nell'elenco di cui sopra: chiacchiere e pensieri con i cari, sparsi per lo stivale, amici poco frequentati e distrattamente sentiti con sporadiche e veloci conversazioni. Ne ho sempre poca voglia, la mia 'pigrizia' in questo senso è nota. Ne approfitto. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Le ore passano, ma nel conteggio finale ne restano davvero poche. Forse neanche una e, alzandomi per prendere una boccata d'aria più fresca nello snodo d'uscita, noto meglio il ragazzone seduto vicino a me sull'altra linea dei finestrini. Mi fa capire che anche lui avverte caldo. Sbuffa e io rispondo a gesti. Capisco che non è italiano. Forse americano o tedesco? Fa lo stesso, ci capiamo per quel poco che dobbiamo scambiare. Nel frattempo sento qualcuno che grida, ma sono distratto e capisco appena che maledice e impreca contro qualcun altro. Faccio fatica perché non vedo la scena. Qualche secondo dopo mi accorgo che sta indiavolato al telefono. Mi domando: ma si renderà conto che è in treno e non a casa sua o in macchina? Chi gli sta a fianco lo subisce, e senza poter protestare! Vabbè, l'importante è che finisca 'sta sceneggiata.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Il ragazzone viene anche lui nello snodo a sgranchirsi le gambe e prendere una boccata d'aria fresca. Mi fa capire che viene da un viaggio lungo. Portogallo e poi qualche altra cosa come una sosta in Liguria. Adesso scenderà a… San Benedetto del Tronto. Lo ripeto anch'io scandendolo, e aggiungo: long name! Viene per lavoro, non capisco quale, e viene dalla Norvegia ma non afferro la città. Tanto oltre Oslo non conosco. Come moltissima altra geografia.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Arrivato. Saluto il signore di Bari e il ragazzone norvegese. Ho 20 minuti di strada a piedi. Recupero la tregua con i polmoni e mi accendo una sigaretta dopo una pausa per la rollata. Sono a casa, sono fresco di oltre 10 ore di viaggio ma non sono affatto stanco. Sono stato in un posto nuovo, sono stato con mia figlia, ho parlato piacevolmente con amici e familiari. Ho percorso 1.200 chilometri in due giorni e mezzo, prima in auto e poi in treno. Ma non c'è paragone tra i due mezzi.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Francesco Del Zompo - 22 gennaio 2020</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--Cuuw81dPLY/Xilj0QB-SDI/AAAAAAAAC_8/BgvV-7MCb-4nkmqrSdhpWKlE_XDGx3MqQCLcBGAsYHQ/s1600/Verso%2BTorino.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="937" data-original-width="1600" height="374" src="https://1.bp.blogspot.com/--Cuuw81dPLY/Xilj0QB-SDI/AAAAAAAAC_8/BgvV-7MCb-4nkmqrSdhpWKlE_XDGx3MqQCLcBGAsYHQ/s640/Verso%2BTorino.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<br />
<div class="p2">
<br /></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-16931609671045628132019-12-20T03:56:00.000-08:002019-12-20T03:59:21.104-08:00Un sambenedettese tra i sammarinesi: un anno di "pubblica utilità"<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Con il caldo tornato in questo fine anno, con i molti casi di crisi che non lasciano ben sperare, la sempre più agguerrita civiltà affaristica-imprenditoriale italiana ritrovatasi con il camice a strisce, la politica nostrana che fa girare la testa per le giravolte esibite con nonchalance, lo strazio che sta attraversando il nostro pianeta, c'è, e ci deve sempre essere uno 'spazietto' da ritagliarsi per sopravvivere e darci un senso. Il posticino che ci fa ancora esprimere ciò che amiamo… il nostro saper fare. Non è molto, ma neanche pochissimo.</span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Qui la mia raccolta visiva dell'intero anno (che sta per andarsene ma che vorrei trattenere più a lungo) delle 13 campagne di prevenzione e cura della salute per la Repubblica di San Marino - Segreteria di Stato Sanità e Sicurezza Sociale. Le Campagne sammarinesi, sostenute tutte da l'OMS (WHO in inglese), fanno parte integrante del programma di 194 Stati, che mettono in primo piano, come da costituzione, il raggiungimento del più alto livello possibile di salute della popolazione mondiale. </span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Da parte mia è stato un anno speso in conoscenza e cura del linguaggio visivo (unita ai proficui rapporti di collaborazione), grazie all'amico Gabriele Geminiani e la sua associazione Fuorigioco Network che mi hanno messo in contatto con il personale istituzionale della Repubblica stessa. Mesi a interpretare in sintesi cosa serva per convincere (e convincermi) di fare prevenzione per la salute e come affrontare la malattia, attraverso l'uso oculato di immagini e brevi ma significativi testi. </span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Niente si può dare per scontato sulla capacità del nostro fisico di restare sano, quasi come se il dono fosse dato per sempre. La nostra vulnerabilità è una costante come la legge di gravità, e l'uso e l'abuso delle nostre capacità fisiche sono delle mine poste lungo il percorso.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Per me, che sono quasi un fatalista, è stata una vera lezione. Spero resti qualche traccia nel mio presente come nel futuro…</span></div>
<br />
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Non è scontato che il prossimo 2020 mi ritroverà impegnato in questo progetto di 'pubblica utilità', ma i commenti ricevuti lasciano ben sperare.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Francesco Del Zompo - 20 dicembre 2019</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VxVfKTls5Q8/Xfy2b351r6I/AAAAAAAAC-Y/_6ANyLXhsqsyfxKzjOTfdK2ak2G4t-XbgCLcBGAsYHQ/s1600/Campagne%2Bsan%2Bmarino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1403" data-original-width="992" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-VxVfKTls5Q8/Xfy2b351r6I/AAAAAAAAC-Y/_6ANyLXhsqsyfxKzjOTfdK2ak2G4t-XbgCLcBGAsYHQ/s400/Campagne%2Bsan%2Bmarino.jpg" width="282" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-20214349117434459182019-11-01T10:14:00.000-07:002019-11-01T10:25:08.516-07:00Silvano non suona più<span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18px;">Tra noi, era quello che più amava la musica. Ma la suonava di meno.<br />
Lui la “cantava”, dentro.<br />
<br />
</span></span><span style="font-size: 12px;"><br />
</span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;">Quando lo guardavi pensieroso (e forse lui non ti vedeva), sta’ sicuro che aveva un motivo in testa, spesso ripetitivo, che ripassava in continuazione, arrangiandolo alla sua maniera, smontandolo, rimontandolo, arricchendolo di note nuove, per noi misteriose.<br />
<br />
</span></span><span style="font-size: 12px;"><br />
</span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;">Da ragazzo, con noi formò i <i>Leaders</i>, poi studiò e insegnò musica, a Ripa fu maestro di banda, nel suo defilato affettuoso negozio vendette chitarre, clarinetti, sax, piani, batterie, spartiti, mute di corde…<br />
<br />
</span></span><span style="font-size: 12px;"><br />
</span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;">Ci si ritrovava, ogni tanto. Tra noi, suonare significava parlare. Impacciati magari, non ricordando bene motivi e accordi, provando, riprovando…<br />
<br />
</span></span><span style="font-size: 12px;"><br />
</span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;">In ultimo, da solo, chissà cosa cantava. Ma sembrava sereno.<br />
<br />
</span></span><span style="font-size: 12px;"><br />
</span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18px;"><span style="font-family: inherit;">Noi speriamo così.</span><br /><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";">
</span><br /><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";">
</span></span></span><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial"; font-size: 12px;">1 novembre 2019</span><span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial"; font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;"> <i>Gli amici di musica</i></span></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;"><i><br /></i></span></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-p5ZUOlzRGqo/XbxnM2klXeI/AAAAAAAAC78/tf1z_azN8as4w0WUS5INi-CEcmCyX7BLACLcBGAsYHQ/s1600/Silvano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-p5ZUOlzRGqo/XbxnM2klXeI/AAAAAAAAC78/tf1z_azN8as4w0WUS5INi-CEcmCyX7BLACLcBGAsYHQ/s400/Silvano.jpg" width="300" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , "helvetica" , "arial";"><span style="font-size: large;"><span style="font-size: 18.0px;"><i><br />
</i></span></span><span style="font-size: 12.0px;"><br />
</span></span>
<!--EndFragment-->Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-68049254724398280792019-10-30T06:51:00.002-07:002019-10-30T06:51:57.048-07:00La STASI* nel Piceno<div class="p3">
<span class="s1"><b>*</b></span><b><i>Staatssicherheitsdienst</i>: Polizia Segreta di Stato dell</b><span class="s2"><b>’</b></span><b>ex DDR </b><span class="s2"><b>–</b></span><b> La principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Repubblica Democratica Tedesca</b>.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Dovevamo saperlo, che prima o poi la sindrome da sicurezza (<b><i>Sicurezzite</i></b>, nel linguaggio specialistico delle neuroscienze) avrebbe partorito il mostro.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
L<span class="s2">’</span>hanno partorito - senza una doglia né una contrazione - tre geniali sindaci del Piceno (Grottammare, Cupra, San Benedetto: i tre "P" dell<span class="s2">’</span>avemaria, rispettivamente Piergallini, Piersimoni, Piunti), più la Prefetta di Ascoli. Sorriso da primi della classe nella foto di gruppo, con la penna in mano (!) come quando andavamo alle elementari, con dietro i maestri, pardon, i <span class="s2">“</span>vertici delle Forze dell<span class="s2">’</span>Ordine<span class="s2">”</span> in posa pettoruta, e, sotto, la velinona istituzionale del 29/10 che la stampa locale si è scapicollata a pubblicare senza - va da sé - un sussulto di critica-dubbio-perplessità, né uno sbigottito possibile-che-sia-vero?... (È la stampa locale, bellezza).</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Vero lo è, il comunicato dei faccioni sorridenti con la penna in mano non lascia dubbi. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
L<span class="s2">’</span>ideona, che presto sarà concretamente realizzata, prevede il coinvolgimento dei cittadini in attività di <span class="s2"><b>“</b></span><b>osservazione della propria zona di residenza</b><span class="s2"><b>”</b></span> per prevenire reati e valorizzare <span class="s2"><b>“</b></span><b>forme diffuse di controllo sociale</b><span class="s2"><b>”</b></span> </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Passaggio clou: l<span class="s2">’</span>istituzione di <span class="s2"><b>“</b></span><b>GRUPPI DI VICINATO</b><span class="s2"><b>”</b></span>(sic) che dovranno - udite udite - <span class="s2">“</span>limitarsi a <b>riferire le informazioni di interesse per le Forze di Polizia</b><span class="s2">”</span>. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
(Ci ricorda qualcosa?)</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
I <span class="s2">“</span><b><i>Gruppi di vicinato</i></b><span class="s2">”</span> - difficile dire se la definizione sia più comica o più sinistra, ma si può optare per un pareggio - avranno compiti di <span class="s2">“</span><b><i>controllo del vicinato</i></b><span class="s2">”</span> (sic) e dovranno limitarsi (bontà loro) a <span class="s2">“</span><b><i>riferire le informazioni di interesse per le Forze di Polizia</i></b><span class="s2">”</span>.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Nell<span class="s2">’</span>ex DDR si chiamavano <span class="s2">“</span><i>cittadini della pace</i><span class="s2">”</span> - <i>Kundschafter des Friedens</i> - i benemeriti che facevano gli spioni presso la STASI; qui da noi tempo fa si chiamarono <span class="s2">“</span><b>RONDE</b><span class="s2">”</span> i gruppi di cittadini di marca fascioleghista pronti a menar le mani se la sicurezza lo richiedeva; poi anche quelle si sgonfiarono, le ronde rimasero disoccupate e restarono comunque i Vigili Urbani a inseguire con eroico sprezzo del pericolo i feroci vucumpra<span class="s2">’</span> sulle spiagge di San Benedetto-Grottammare-Cupra (in ordine di apparizione sulla traiettoria sud-nord).</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Oggi finalmente, con l<span class="s2">’</span>istituzione dei <span class="s2">“</span><b><i>Gruppi di vicinato</i></b><span class="s2">”</span> (che Salvini se lo sa ci resta secco per l<span class="s2">’</span>invidia) tutti saremo più sicuri: ciascun cittadino saprà di poter essere spiato, controllato, se necessario pedinato dal proprio vicino (ci ricorda qualcosa?) e sarà perciò indotto a comportamenti onesti, disciplinati, cristallini; ciascuno, incontrando il proprio vicino, si scappellerà ossequioso, hai visto mai che sia<span class="s2"> “</span>uno di quelli<span class="s2">”…</span> e se ne gioverà l<span class="s2">’</span>armonia generale. Ciascuno inoltre potrà farsi parte attiva del progetto e, riscontrando comportamenti sospetti nel vicino, fare una sacrosanta spiata alla STASI, pardon alle autorità locali. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Insomma, grazie al genio dei sindaci locali e delle autorità preposte - la brava Prefetta auspica che <span class="s2">“</span>altri Comuni si aggiungano<span class="s2">”</span> - d<span class="s2">’</span>ora in poi dormiremo fra due guanciali: gli spioni, gli spiati, la città intera e tutto il cucuzzaro. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
E la <i>sicurezzite</i> celebrerà finalmente i suoi trionfi.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Però un po<span class="s2">’</span> sono preoccupata: se mai, colpevolmente trasgredendo la severa dieta ipocalorica, dovessi appartarmi per sgranocchiare in segreto una libidinosa barretta al cioccolato, potrebbe il mio atteggiamento indurre in sospetto un occhiuto vicino, ed essere io da questi zelantemente segnalata alla STASI, pardon alle autorità locali? Mumble mumble<span class="s2">…</span></div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Sara Di Giuseppe - 30 ottobre 2019 </div>
<div class="p5">
<br /></div>
<br />
<div class="p5">
</div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-z-gwHjsIupE/XbmUwBXZL5I/AAAAAAAAC7w/QZVtMScUbJoT1ZoPvVOw6dNFMpVQH9NZACLcBGAsYHQ/s1600/Ronda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-z-gwHjsIupE/XbmUwBXZL5I/AAAAAAAAC7w/QZVtMScUbJoT1ZoPvVOw6dNFMpVQH9NZACLcBGAsYHQ/s400/Ronda.jpg" style="cursor: move;" width="300" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-68540429249935533902019-10-04T13:33:00.003-07:002019-10-04T13:33:29.008-07:00 “LA NOSTRA CASA È IN FIAMME”, costruiamone ancora!<div class="p1">
<b>La variante <i>REMER </i>si farà: </b><span class="s1"><b>“</b></span><b>Un borgo naturalistico di 80 appartamenti immerso nella natura della Riserva <i>Sentina</i></b><span class="s1"><b>”</b></span><b>.</b><span class="s1"><b> “</b></span><b>Più di 3 milioni per le casse comunali</b><span class="s1"><b>”</b></span><b>.</b></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p2" style="text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><b> </b><span class="s2"><b>“</b></span><b>LA NOSTRA CASA È</b><b> IN FIAMME</b><span class="s2"><b>”</b></span><b>, costruiamone ancora!</b></span></div>
<div class="p2" style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="p4">
La scena a San Benedetto cambia ancora ma è sempre uguale: mattoni, asfalto ferro e cemento. Palazzi, Residence, Centri Commerciali. E case su case su case, con ingordigia. Insultando la lingua italiana, ora li chiamano <b>borghi</b>. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Un borgo alla <i>Sentina </i>ci mancava. E come non costruirlo, quando <span class="s1"><i>“</i></span><i>è proprio sull</i><span class="s1"><i>’</i></span><i>aspetto naturalistico che puntano i privati in quanto negli ultimi anni sarebbe cresciuta la domanda per siti immersi nella natura</i><span class="s1"><i>…”</i></span>. Quindi cosa fanno gli architetti? Propongono progettano e firmano gli orrori che vedete. E cosa fa il Comune? Concede col sorriso e passa all<span class="s1">’</span>incasso, 3 milioni e rotti, altro che<span class="s1"> “</span>edilizia sociale<span class="s1">”</span>. E la rimpicciolita <i>Sentina, </i>che si restringe e intristisce sempre più? Zitta, si capisce. Avrà solo molta più gente che farà intorno pipì, più auto, più scooter, più rumori, più soldi, più turisti stupidi.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
E l<span class="s1">’</span>ambiente, la natura? L<span class="s1">’</span>inquinamento? Le polveri? I rumori? </div>
<div class="p4">
La <b><i>ci-o-due</i></b>? <span class="s1">…</span></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Eddài! Eddài, tranquilli, ovvio che sarà tutto in regola, mica siamo banditi<span class="s1">…</span></div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p4">
E poi senti l<span class="s1">’</span>ultima, questa gli è sfuggita, al Corriere Adriatico: <b>il super-attico di questo borgo così ecologico, quello con vista sui laghetti della <i>Sentina</i>, l</b><span class="s1"><b>’</b></span><b>ha comprato GRETA THUNBERG (anche la sua casa è in fiamme).</b></div>
<div class="p4">
<b><br /></b></div>
<div class="p3">
<b></b></div>
<div class="p3">
<b>Nota importante: in questo pezzo alcune notizie sono vere, altre false. Al lettore il compito di distinguerle. Se non ce la fa pazienza. Potrà sempre fare il giornalista o il politico.</b></div>
<div class="p3">
<b></b><br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
PGC - 4 ottobre 2019</div>
<div class="p4">
<br /></div>
<br />
<div class="p4">
</div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Cb8mqZnEwfo/XZep7ZmgePI/AAAAAAAAC5o/fGA9xt6bjcAaLFyfdUOxaxv3d_fn9O5XQCLcBGAsYHQ/s1600/Articolo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://1.bp.blogspot.com/-Cb8mqZnEwfo/XZep7ZmgePI/AAAAAAAAC5o/fGA9xt6bjcAaLFyfdUOxaxv3d_fn9O5XQCLcBGAsYHQ/s640/Articolo.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-51565903246675652082019-09-21T02:33:00.000-07:002019-09-21T02:33:21.247-07:00La Tragedia di Adelchi<div class="p1">
Conosceva la <span class="s1">“</span>sua<span class="s1">”</span> Palazzina Azzurra come nessuno.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ogni particolare edilizio. E ogni palma, ogni cespuglio, ogni fiore, quasi ogni filo d<span class="s1">’</span>erba del giardino. Mi chiamò disperato, quando tagliarono il grande pino. Quante volte ispezionava preoccupato il malandato mosaico della ex pista da ballo: metteva le tessere che si staccavano in tre sacchetti <span class="s1">–</span> tre toni d<span class="s1">’</span>azzurro <span class="s1">–</span> tante volte mandassero qualcuno a ripararla<span class="s1">…</span> (Macchè)</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Teneva a bada gli espositori, gli artisti, i musicisti, gli assessori, i politici e il pubblico maleducato con la stessa intransigenza: attenti, la Palazzina è fragile, si rompe!</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Una mattina lo trovai arrampicato su una sedia di plastica che lucidava con cura il plexiglass della scultura <i>VALE & TINO</i> di Marco Lodola: che poesia, sembrava ballasse con loro<span class="s1">…</span></div>
<div class="p4">
<br /></div>
<div class="p2">
<b>ADELCHI</b> non era <span class="s1">“</span>solo<span class="s1">”</span> lo storico custode della Palazzina Azzurra, era proprio una sua parte. Era, soprattutto, un testimone scrupoloso, che si studiava <span class="s1">–</span> attento e a modo suo <span class="s1">–</span> ogni artista. Poi me lo raccontava, a modo suo.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Quando andò in pensione la Palazzina ci restò male, come orfana. ADELCHI adesso la guardava da lontano, ci passava davanti in bicicletta, chissà se ci entrò più. Io non riuscii a (ri)portarcelo mai.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ma le vite della Palazzina e di ADELCHI continuavano parallele, il loro distacco non era una tragedia. Si amavano lo stesso.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
La Tragedia è adesso.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p2">
19 settembre 2019 <b><i>Giorgio</i></b></div>
<div class="p2">
<b><i><br /></i></b></div>
<br />
<div class="p2">
</div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-lMlaYVU6AiA/XYXtlSVRFqI/AAAAAAAAC5E/OGnyUEhJLEAWvmQVt7yyKe5rv1Qk-RYkwCLcBGAsYHQ/s1600/Oggi%2Bchuso-%2BAdelchi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="674" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-lMlaYVU6AiA/XYXtlSVRFqI/AAAAAAAAC5E/OGnyUEhJLEAWvmQVt7yyKe5rv1Qk-RYkwCLcBGAsYHQ/s640/Oggi%2Bchuso-%2BAdelchi.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-49094747146618624482019-09-05T13:18:00.002-07:002019-09-05T13:18:41.499-07:00Quasi quasi mi faccio un incendio<div class="p1">
Dev<span class="s1">’</span>esserci un piromane seriale che imperversa nelle campagne di Cupra-Grottammare-Ripa, ma nessuno lo prende. Sembra agire indisturbato, con la massima libertà e a colpo sicuro. Quando in TV non c<span class="s1">’</span>è la partita o qualche altra scemenza che adora, lui per non annoiarsi guarda in aria, strabuzza gli occhi come i coatti di Carlo Verdone in<span class="s1"> “</span>Un sacco bello<span class="s1">”</span> - e trova l<span class="s1">’</span>ispirazione<span class="s1">…</span> <span class="s1"><b>“</b></span><b>Quasi quasi mi faccio un incendio</b><span class="s1"><b>”</b></span>. Due passi nei paraggi (a piedi, in macchina, in motorino), accende e torna. Poi si gode gratis lo spettacolo di sirene - autobotti - pompieri - elicotteri - canadair - tivù<span class="s1">…</span> </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Nessuno mai lo beccherà, se la sequenza dei fatti è questa. E lo è. Senza alcuna efficace attività di prevenzione, lui può continuare tranquillo [a meno che non si dia fuoco da solo], invece noi ci rimettiamo i boschi. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Sui giornali la notizia non fa più notizia: le solite veline inzeppate di dati tecnici senza senso per chi legge, diramate con dispiacere precotto misto ad orgoglio: le fiamme, dopo ics ore, sono state domate con sprezzo del pericolo<span class="s1">…</span> bla bla bla<span class="s1">…</span> intervento di squadre di Vigili del Fuoco da ogni dove. Costi altissimi per niente: dopodomani, vicinissimo, capiterà un altro incendio. Doloso.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Eppure qualcosa si potrebbe e dovrebbe fare per proteggere davvero questi nostri territori circoscritti, pure mediamente urbanizzati, e arrestare il piromane pazzo (se è pazzo). Non siamo in Amazzonia.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<b> La butto là: perché non utilizzare i DRONI? Penso a una decina di droni semi-professionali, del costo di poche migliaia di euro, da tenere permanentemente in funzione (in volo) nei mesi degli incendi. Da una quota di circa 500 metri, coprirebbero palmo palmo tutto il territorio rivelando all</b><span class="s1"><b>’</b></span><b>istante qualsiasi movimento o azione sospetta ad un</b><span class="s1"><b>’</b></span><b>unità operativa della Questura la quale, prima che il piromane seriale agisca, invierebbe i gendarmi a catturarlo come un cinghiale. Della sua losca condotta avrebbe prove certe.</b></div>
<div class="p1">
<br />
<b></b></div>
<div class="p2">
<b> Invece di continuare letteralmente a buttare acqua sul fuoco - con enorme dispendio di uomini e mezzi - quando gli incendi già fanno il loro sporco lavoro, non sarebbe almeno da tentarla, un</b><span class="s1"><b>’</b></span><b>operazione chirurgica preventiva come questa?</b></div>
<div class="p1">
<b></b></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<b> </b><span class="s1"><b>…</b></span><b> A meno che - guarda che vado a pensare! - gli incendi non siano un appetitoso affare per qualcuno o per molti, e allora è tutta un</b><span class="s1"><b>’</b></span><b>altra storia, e appena un dettaglio far finta di spegnerli.</b></div>
<div class="p1">
<b></b><br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
PGC - 5 settembre 2019 </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
</div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-WncrujwaF0Q/XXFtJhY9gyI/AAAAAAAAC4k/wrX2a5GAdck1hJShfUscmVvw4TaS1KR8QCLcBGAs/s1600/Piromane.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="250" data-original-width="500" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-WncrujwaF0Q/XXFtJhY9gyI/AAAAAAAAC4k/wrX2a5GAdck1hJShfUscmVvw4TaS1KR8QCLcBGAs/s640/Piromane.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-620751827423031192019-08-05T09:43:00.002-07:002019-08-05T09:43:32.827-07:00A Selvaggia Lucarelli<div class="p1">
Rif. <span class="s1">“</span><b>E i fratini a rischio estinzione vanno tutti al tour di Jovanotti</b><span class="s1">”</span><b> </b></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: x-small;">(Selvaggia Lucarelli) </span><span style="font-size: x-small;">IL FATTO QUOTIDIANO, 4.8.</span><span class="s1" style="font-size: x-small;">’</span><span style="font-size: x-small;">19, </span><span class="s2" style="font-size: x-small;">pag.17</span></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p1">
Cara Selvaggia (<span class="s1">“</span><i>giuro, è vero</i><span class="s1">”</span>) ti scrivo</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<b> Sono un fratino che va ai concerti di Jovanotti</b>. Specie d<span class="s1">’</span>estate non me ne perdo uno, <b>Jovanotti mi</b> <b>piace da morire</b>. Sono stato ai suoi <i>Jova Party</i> in Val Pusteria, Cerveteri, Rimini, Castel Volturno, Roccella Jonica<span class="s1">…</span> Volevo portarci altri fratini, gli amici bucaneve, camosci, marmotte, cappellacce, beccamoschini, e magari pure Reinhold Messner, ma loro non hanno mai voluto.</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p2">
Preferiscono il silenzio, l<span class="s1">’</span>aria pulita, la tranquillità<span class="s1">…</span> bah, non li capisco.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<b> Ieri al</b> <b>Lido di Fermo è stato bellissimo</b>. Ho cantato, mangiato, bevuto, ballato fino allo sfinimento con 30 <span class="s1">–</span> 40.000 scalmanati. Fino all<span class="s1">’</span>alba. Oddio, finito il party era un macello, è rimasto un campo di battaglia proprio da selvaggi (tu ti saresti trovata bene<span class="s1">…</span>), <b>ma chi se ne frega, io ho le ali!</b></div>
<div class="p1">
<br />
<b></b></div>
<div class="p2">
<b>Sbagliato, cazzo, ho i sandali, sono un fratino in estinzione.</b></div>
<div class="p1">
<br />
<b></b></div>
<div class="p2">
Non mi resta che pregare.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
PGC (Giorgio Camaioni) - 4 agosto 2019 </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Fgze0cxgnYw/XUhbwXh-RMI/AAAAAAAAC3c/tQTuFlLtLW4gY9Hkr9UVMI7guV3MXsDVQCLcBGAs/s1600/Jova%2Bparty.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1033" data-original-width="1378" height="478" src="https://1.bp.blogspot.com/-Fgze0cxgnYw/XUhbwXh-RMI/AAAAAAAAC3c/tQTuFlLtLW4gY9Hkr9UVMI7guV3MXsDVQCLcBGAs/s640/Jova%2Bparty.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-66215249026099731952019-07-12T08:34:00.001-07:002019-07-12T08:34:30.091-07:00Lavorare lavorare lavorare preferisco la prua della Geneviéve<div class="p2" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><span class="s1"> </span>LAVORARE</span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p3" style="text-align: center;">
LAVORARE</div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p4" style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">PREFERISCO</span></div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p5" style="text-align: center;">
LA PRUA DELLA</div>
<div class="p1" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="p2" style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">GENEVIÈVE</span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
Caro Ugo ti scrivo<span class="s2">…</span><span class="s3"> </span>così ti informo un po<span class="s2">’</span>.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
Succede che stanno <span class="s2">“</span>oscurando<span class="s2">”</span> la tua <b>Scultura di Parole</b>,<i> </i>che da anni fa bella mostra all<span class="s2">’</span>inizio del lungomare di San Benedetto.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
Tu sai che purtroppo non è stata mai digerita da una buona fascia (destrorsa) di sambenedettesi cosiddetti doc. Beh, ora questa gente governa. Quindi, quello che non gli riuscì con scomposte proteste e perfino con una fallita raccolta di firme - per smontarla, sbatterla chissà dove o volgarmente rispedirtela a Torino - lo mettono in pratica oggi. Perché sono maggioranza? Perché non esiste l<span class="s2">’</span>opposizione? Perché manca anche l<span class="s2">’</span>ombra di un civile contrasto? Perché non gliene frega niente a nessuno?<span class="s2">…</span> Non so, scegli tu. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
Come te la massacrano la tua<b><i> </i></b><span class="s2"><b><i>“</i></b></span><b><i>LAVORARE LAVORARE LAVORARE PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE</i></b><span class="s2"><b><i>”</i></b></span><b>? </b>Ma con l<span class="s2">’</span><i>Arrrte</i> (come la intendono loro), sono furbi e spregiudicati questi. Gli piazzano subito dietro - a mo<span class="s2">’</span> di sfondo - l<span class="s2">’</span>abusiva prua della Geneviève, un rottame dell<span class="s2">’</span>ultimo peschereccio atlantico innalzato erroneamente a simbolo della compianta marineria locale. Il Monumento più importante della città sarà un invadente pezzo di ferro restaurato a caro prezzo.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
Non ho niente contro quella povera (brutta) prua, figurati. Anzi, nel mio piccolo, avevo fatto varie proposte alternative (più creative che banali) riguardo alla sua collocazione, sempre rifuggendo il solito decadente orgoglio marinaro o il retorico municipalistico gigantismo. Ma adesso<span class="s2">…</span> è come se di fianco al Colosseo mettessero su un piedistallo il muso arrugginito o riverniciato di una Balilla; come se, in un museo, accanto a un quadro di Braque appendessero la crosta di un pittore marchigiano; come se ai piedi di una statua greca allungassero un mercato di scarpe civitanovesi<span class="s2">…</span></div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p6">
Questo volevo dirti. Magari per l<span class="s2">’</span>incazzatura ti salta l<span class="s2">’</span>uzzolo di affittare un TIR per venire a riprenderti la tua <b><i>LAVORARE</i></b>. Sta<span class="s2">’</span> tranquillo che qua sarebbero contenti, non capirebbero neanche la vergogna, lo smacco, la patente d<span class="s2">’</span>ignoranza che li avvongolerebbe.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p6">
È San Benedetto, bellezza!</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
Saluti PGC</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: x-small;">26 giugno 2019</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6paiNv_yDqg/XRXgCdv0OwI/AAAAAAAACzo/BTvTNhECBeIibALcZ6SYUrPh23tUNII1gCLcBGAs/s1600/Posa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="827" data-original-width="1245" height="424" src="https://1.bp.blogspot.com/-6paiNv_yDqg/XRXgCdv0OwI/AAAAAAAACzo/BTvTNhECBeIibALcZ6SYUrPh23tUNII1gCLcBGAs/s640/Posa.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-76447573166776533792019-06-08T07:14:00.000-07:002019-06-08T07:14:13.994-07:00Il Paese dei tarocchi<span style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Dalle nostre parti gli aerei ne passano di tanto in tanto e appena si vedono, lasciando scie più o meno 'bianche' sfilacciandosi per decine di minuti. Ci fanno alzare il naso e magari sognare per un viaggio che mai sarà. Più facilmente passano elicotteri o canadair in caso di incendi vicini alla costa. Per questo in estate c'è sicuramente più traffico sopra le nostre teste. </span><br style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;" /><span style="background-color: white; color: #1c1e21; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Oggi e domani, udite udite, vedremo delle scie Tricolori... Uau! Così la costa sbennese si popolerà di</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"> smartphone flescianti, telecamere portatili, tutti attrezzati con bastoni per selfie, binocoli, monocoli, cicli, tricicli e monopattini per seguire il color patrio. L'Amministrazione felice e contenta di aver risvegliato l'amor patrio (per mascherare la propria insipienza), saluta e ringrazia con qualche decina di migliaia di euro della comunità la medagliata Pattuglia Acrobatica. L'ennesima occasione per imbottire di militarismo i molti astanti, con performance di parà, idrovolanti e mongolfiere nel paese dei tarocchi.</span><br />
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;">Francesco dZ - 8 giugno 2019</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-1yhLmbyLbYc/XPvCjOfatII/AAAAAAAACyg/H_P-qisU4woG3shC_QdGCDl1QnISNXyvACLcBGAs/s1600/AirShow.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="838" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-1yhLmbyLbYc/XPvCjOfatII/AAAAAAAACyg/H_P-qisU4woG3shC_QdGCDl1QnISNXyvACLcBGAs/s320/AirShow.jpg" width="253" /></a></div>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.32px;"><br /></span>Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-69893194226031584712019-05-19T02:50:00.001-07:002019-05-19T02:50:43.451-07:00[PICCOLO DECALOGO DI RESISTENZA CIVILE]<div class="p1">
<span class="s2"> …</span>a Matte<span class="s2">’</span>, se trovi uno di questi striscioni che fai, mi arresti?</div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s1"> 1</span><span class="s3"> </span>MATTO DA <b>LEGA</b>RE</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3"> </span><span class="s1">2</span><span class="s3"> </span>CHI <b>LEGA </b><i>non</i> MANGIA LE MELE</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3"> </span><span class="s1">3</span><span class="s4"> </span><span class="s3"> </span>FESSO CHI <b>LEGA</b></div>
<div class="p7">
<br /><b></b></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s4"> </span><span class="s1">4</span><span class="s3"> </span>LA FELPA NON E<span class="s5">’</span> E<b>LEGA</b>NTE</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s4"> </span><span class="s1">5</span><span class="s3"> </span>LE STELLE NON HANNO <b>LEGA</b>MI</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s1"> 6</span><span class="s3"><b> </b></span><b>LEGA</b>LMENTE ME NE FREGO</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3"> </span><span class="s1">7 </span><span class="s3"> </span>MI FANNO MALE I <b>LEGA</b>MENTI</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3"> </span><span class="s1">8</span><span class="s4"> </span><span class="s3"> </span>CON TE NON FACCIO <b>LEGA</b></div>
<div class="p7">
<b></b><br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3"> </span><span class="s1">9 </span><span class="s3"> </span><b>LEGA</b>TI (almeno) LA LINGUA </div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s1">10</span><span class="s3"> </span>LA <b>LEGA</b> E<span class="s5">’</span> UN EX VOTO</div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p8">
<span class="s6">PGC - 18 maggio 2019</span></div>
<div class="p8">
<span class="s6"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-tz7btYiuL80/XOEk2dFuOTI/AAAAAAAACxA/jK2_H5yN1Io5bJQXKlzBmoGCXQn9NzG5ACLcBGAs/s1600/7X7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="947" data-original-width="1124" height="336" src="https://3.bp.blogspot.com/-tz7btYiuL80/XOEk2dFuOTI/AAAAAAAACxA/jK2_H5yN1Io5bJQXKlzBmoGCXQn9NzG5ACLcBGAs/s400/7X7.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="p8">
<span class="s6"><br /></span></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-56342679894338660632019-05-09T08:58:00.000-07:002019-05-09T09:47:00.081-07:00- Meglio castrato o cotoletta? -<div style="background-color: white; color: #1c1e21; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Quando non si hanno idee si creano slogan per dementi</i></span></div>
<div style="background-color: white; color: #1c1e21; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #1c1e21; line-height: 19.32px; margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="font-family: inherit;">Non c'è che dire, Matteo il truce ci sa fare. Lanciare sempre il sasso oltre l'ostacolo, non il cuore come qualcuno sarebbe tentato a pensare. Distrarre a cerchi concentrici, stupire, alzare polveroni, dare l'impressione che ogni idea da lui proposta è più importante di quanto si pensi. Vitale, inderogabile, come direbbe il sempre green dal testone stagliato e spiccante su fondo nero. Dare<span class="text_exposed_show" style="display: inline;">soluzioni rapide, veloci, cotte e mangiate da assimilare velocemente.</span></span></div>
<div class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #1c1e21; display: inline; line-height: 19.32px;">
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="margin-bottom: 6px;">
<span style="font-family: inherit;">Una volta si raccoglievano firme per petizioni o referendum. Si parlava di divorzio, giustizia, aborto, nucleare, droghe, obiezione di coscienza, magistratura, finanziamento pubblico ai partiti, procreazione assistita, sulle trivelle in Adriatico etc. etc. L'ultimo, in ordine di tempo e forse anche in termini assoluti, visto la sconfitta della sinistra ex-governativa, è quello del 4 dicembre 2016 sulla riforma costituzionale.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<span style="font-family: inherit;">Non c'è che dire, proprio un bel salto: la proposta di legge per la castrazione chimica da aggiungere alla galera per stupratori e pedofili. Ma non sarebbe meglio la cotoletta del 'castrato'? Magari più economica, non bisognosa di 'chimica'.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Domanda fatta dal sottoscritto al presidio sambese-leghista:<br />
<span style="line-height: 19.32px;"> </span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.32px;">Perché non richiedete anche la firma per la lobotomia?</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.32px;"> </span></div>
</span><span style="font-family: inherit;"><div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Dopo uno sguardo assente e/o sorpreso del banchettaro neoleghista fresco di nomina, ripeto:<br />
<span style="line-height: 19.32px;"> </span><span style="line-height: 19.32px;"> </span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.32px;">Bisognerebbe aggiungere la lobotomia se nel caso non funzioni la castrazione chimica. Dovete dirlo a Salvini… e che cavolo! (a proposito di castrazione).</span></div>
</span><span style="font-family: inherit;"><div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Questa lega slegata, senza lacci e laccioli, irrefrenabile, posta nella trinacria governativa campana-pugliese-lombarda, ci porterà, se non già, nella sstoria con le due esse minuscole e destrorzamente sibilanti, fatta di stoltezza, violenza e cinismo.</div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
Francesco Del Zompo - Sben, domenica 5 maggio 2019</div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-gXLcUezm4Lo/XNRNPu0hOwI/AAAAAAAACwc/DTooSN47mFk8XNtfoxiwKx_tLFMRdcRXgCLcBGAs/s1600/I%2BCastrati_Salvini_p.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; font-family: inherit; line-height: 19.32px; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1157" data-original-width="1600" height="288" src="https://4.bp.blogspot.com/-gXLcUezm4Lo/XNRNPu0hOwI/AAAAAAAACwc/DTooSN47mFk8XNtfoxiwKx_tLFMRdcRXgCLcBGAs/s400/I%2BCastrati_Salvini_p.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
<br /></div>
</span></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-32297265132343646272019-05-06T13:37:00.002-07:002019-05-06T13:37:57.963-07:00 Nureyev al clarinetto<div class="p1">
<b>MUSICAUNA </b><span class="s1">–</span><b> Tributo a JOBIM</b></div>
<div class="p3">
<b></b><br /></div>
<div class="p3">
<b>Gabriele Mirabassi</b><span class="s2"><b> </b></span>[clarinetto]<b> e FORM</b><span class="s2"><b> </b></span>[Orchestra Filarmonica Marchigiana]</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p5">
Trombone, Arr. e Dir. Orch. <b>Massimo Morganti</b></div>
<div class="p5">
Chitarra <b>G. Bianchini</b></div>
<div class="p5">
Contrabbasso <b>G. Pesaresi</b></div>
<div class="p5">
Batteria <b>B. Marcozzi</b></div>
<div class="p6">
<br />
<b></b></div>
<div class="p5">
<b>MACERATA - Teatro Lauro Rossi</b><span class="s3"><b> </b></span>2 maggio 2019 ore 21</div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Saranno state all<span class="s1">’</span>inizio le astratte <span class="s1">“</span>atmosfere impressionistiche alla Debussy<span class="s1">”</span> di <i>Saudade do Brasil</i> (solo orchestrale), poi l<span class="s1">’</span>eleganza dei ritmi morbidi di <i>Tempo do mar</i> con la chitarra acustica, a far sì che, arrivati a <i>Desafinado</i>, io abbia associato Mirabassi all<span class="s1">’</span>immenso Nureyev. Senza offesa per entrambi. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Perché lui è <span class="s1">“</span><b><i>cobra</i>-Mirabassi</b><span class="s1">”</span><b>: </b>così lo apostrofò icasticamente Valerio Colzani 5 anni fa, al Teatro del Pavone di Perugia, per quel suo contorcersi e avvilupparsi su se stesso nel suonare; e perché anche stasera <span class="s1">“</span>danza<span class="s1">”</span> intorno al clarinetto mentre ne tira fuori quei suoni solo suoi, magici e impossibili quanto un<span class="s1">’</span>elevazione verticale di Nureyev. Poi, Nureyev e Jobim erano contemporanei e si conoscevano. E quante volte il russo che <span class="s1">“</span>era la danza stessa<span class="s1">”</span>, deve aver danzato <b><i>L</i></b><span class="s1">’</span><b><i>aprés-midi d</i></b><span class="s1">’</span><b><i>un faune</i></b> che Debussy compose proprio per i Ballets russes. D<span class="s1">’</span>accordo: forse Nureyev non sapeva suonare il clarinetto<span class="s1">…</span></div>
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<div class="p4">
Con quel <i>Desafinado </i>il concerto poteva anche finire: l<span class="s1">’</span>imprevedibile inizio pensante di tromba con i minimalisti chitarra-contrabbasso-batteria dell<span class="s1">’</span>ensemble-Mirabassi al ritmo scarno di bossanova lenta (alla Arbore); quindi il clarinetto-Mirabassi che esitante s<span class="s1">’</span>avvia sulle tracce della tromba (ma sotto di un<span class="s1">’</span>ottava - mi pare - e parecchio più calmo rispetto alle Desafinado che conosciamo); a seguire, lo scoppiettante trombone-jazz quasi solista del direttore Morganti. </div>
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La FORM dietro, a tessere atmosfere calde e distese di un Brasile amico ma impenetrabile, come una foresta in ebollizione. Ma quando poi l<span class="s1">’</span>orchestra vira impercettibile su un simil 3/4, Mirabassi t<span class="s1">’</span>inventa tutt<span class="s1">’</span>un altro Desafinado, il suo: fresca cascata di note trasparenti e velocissime, e<span class="s1"> “</span>danzante<span class="s1">”</span>: lui che suona su un piede come una gru, o surfando come su una tavola sul Rio Negro, o simulando arrampicate, salti, sospensioni<span class="s1">…</span> sempre battendo precipitosamente il tempo sul palco a sottolineare atavici legami d<span class="s1">’</span>Africa. </div>
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Acrobazie al ralenti, senza angoli. Ad ogni <span class="s1">“</span>guizzo<span class="s1">”</span>, ad ogni <i>sbang</i> di scarpa-che-atterra, t<span class="s1">’</span>immagini uccelli del paradiso volare spaventati, animali esotici inseguirsi chiamandosi sopra e sotto gli alberi, impressionanti scrosci d<span class="s1">’</span>acqua, carnevali infiniti che sfilano al ritmo di samba<span class="s1">…</span> Ma senza confusione. <i>Desafinado </i>movimentato e leggero, <span class="s1">“</span>impressionistico<span class="s1">”</span>, dai colori apparenti ma vibranti. La scelta orchestra pare quella di Paolo Conte, creativa e sicura, senza ansia. Anche lei ammirata e divertita da Mirabassi, magari anche a qualche musicista sarà venuto in mente Nureyev<span class="s1">…</span></div>
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Beh, il nostro Mirabassi da Perugia, né agile né asciutto né volante né russo, che veste sempre superclassico anni <span class="s1">’</span>70 ampio e scuro (altro che bianco), che neanche <i>el purta</i> <i>i scarp de tennis</i>, mi evoca il grande Nureyev proprio perchè nell<span class="s1">’</span>aspetto è soavemente il suo contrario, ma la sua musica <span class="s1">“</span>movimentata<span class="s1">”</span> scorre inarrestabile unica miracolosa e sublime come la danza di Nureyev.</div>
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Tutto così il concerto. Quale miglior tributo ad Antônio Carlos Jobim inventore della bossanova sinonimo di Brasile. <span class="s1">“</span>Non come il samba, che sembra la cosa più tropicale che c<span class="s1">’</span>è ma è nato a Casarsa, nel nostro Polesine<span class="s1">”</span>, ci svela sottovoce Mirabassi in una breve divertente ma colta e profondissima <span class="s1">“</span>conferenza<span class="s1">”</span> sulla musica di stasera, tra <i>A felicidade</i>, <i>Chovendo na roseira, Correnteza </i><span class="s1">–</span><i> Eu sei que vou te amar,</i> <i>Você vai ver</i><span class="s1">…</span> Sempre <b><i>Nureyev al clarinetto</i></b>, anche al bis.</div>
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<span class="s3">PGC - </span><span class="s4">6 maggio 2019</span></div>
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<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-wrobhEhpev8/XNCaXEz7p5I/AAAAAAAACvk/JWBta9E4ULUCIbm-LrmPnVp5nE7q4X9MwCLcBGAs/s1600/Jazz.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="565" data-original-width="1600" height="224" src="https://1.bp.blogspot.com/-wrobhEhpev8/XNCaXEz7p5I/AAAAAAAACvk/JWBta9E4ULUCIbm-LrmPnVp5nE7q4X9MwCLcBGAs/s640/Jazz.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-57057001816732786532019-03-16T03:59:00.001-07:002019-03-16T03:59:09.216-07:00“CLIMA CIAO”<div class="p1">
<span class="s2"> </span>Tempi bui per il clima. Come da un po<span class="s3">’</span> di tempo per <span class="s3"><b><i>“</i></b></span><b><i>BELLA CIAO</i></b><span class="s3"><b><i>”</i></b></span>, a San Benedetto del Tronto proibita perfino il 25 Aprile. Succede anche in altri posti.</div>
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<div class="p3">
Tuttavia è bello oggi sentirla cantare in allegria, la veneranda e sempre giovane canzone di lotta - gustosamente rallentata <span class="s3">“</span>alla Arbore<span class="s3">”</span>, e in inglese, in tedesco, in svedese<span class="s3">…</span> - da milioni di ragazzi che l<span class="s3">’</span>hanno adottata come inno, nella giornata di <span class="s3">“</span>Sciopero per il clima<span class="s3">”</span>.</div>
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Purtroppo come sempre mancano i fatti, le indispensabili azioni concrete corali.</div>
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Mancano coerenza e coscienza, un po<span class="s3">’</span> di sacrificio e, sì, un po<span class="s3">’</span> di ribellione. Non accompagnata da reale contrasto al falso e illusorio mito della crescita, anche la difesa del clima diventa una moda festosa. Senza contenuti. Inutile perchè senza impegni concreti.</div>
<div class="p4">
<br /></div>
<div class="p3">
Facile prevedere che il 15 marzo del prossim<span class="s3">’</span>anno canteremo <span class="s3"><b>“</b></span><b>CLIMA CIAO</b><span class="s3"><b>”</b></span><b> </b>al posto di <span class="s3">“</span>BELLA CIAO<span class="s3">”</span>. Poi ci proibiranno pure di cantarla e suonarla. </div>
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Comincerà da SBT, scommettiamo?</div>
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<span class="s5">PGC - 15 marzo 2019</span></div>
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<span class="s5"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--j5IahdSL0M/XIzW0XQszOI/AAAAAAAACoc/K4xmMqQSxG8hSyunl8D6hHlU3YaDK8E3QCLcBGAs/s1600/Global%2BStrike%2Bfor%2BFuture.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="800" height="366" src="https://1.bp.blogspot.com/--j5IahdSL0M/XIzW0XQszOI/AAAAAAAACoc/K4xmMqQSxG8hSyunl8D6hHlU3YaDK8E3QCLcBGAs/s640/Global%2BStrike%2Bfor%2BFuture.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p2">
<span class="s5"><br /></span></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-78497619152467027362019-03-15T05:10:00.001-07:002019-03-15T05:15:32.238-07:00Fino a un anno fa Max era Max…<div class="p1">
Una vita dedicata alla scrittura, in ogni forma. [e al cinema]</div>
<div class="p1">
Con gli ultimi 10 anni dedicati a UT, come fondatore direttore (regista) editorialista<br />
confezionatore… lo sapete che UT era super artigianale e fatto in casa, come la pasta. </div>
<div class="p1">
Ma UT è andato, e Max poco dopo.</div>
<div class="p1">
Di entrambi restano le tracce, qui raccolte in un libro virtuale che vi alleghiamo (in basso)<br />
giusto in questo primo triste anniversario.</div>
<div class="p1">
Avevamo (abbiamo) altri progetti. Alcuni di voi, per Massimo, ci hanno trasmesso ricordi,<br />
aneddoti, pensieri, aforismi, disegni, musiche…</div>
<div class="p1">
Per ora li conserviamo gelosamente, ma stiamo progettando per loro un UT che forse,<br />
presto o tardi, come ci va, verrà alla luce. Segretamente, così non ci fermano.</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p1">
<span style="font-size: x-small;">Michaela, Francesco, Giuseppe, PGC</span></div>
<div class="p1">
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-jGrwmFzU-w8/XIt40w0g-EI/AAAAAAAACoQ/tV7xbdHA86c30hPn1hhIkK_lA2X0XivvgCLcBGAs/s1600/Max%2Bera%2BMax_per%2Bblog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="794" data-original-width="1162" height="437" src="https://4.bp.blogspot.com/-jGrwmFzU-w8/XIt40w0g-EI/AAAAAAAACoQ/tV7xbdHA86c30hPn1hhIkK_lA2X0XivvgCLcBGAs/s640/Max%2Bera%2BMax_per%2Bblog.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-size: x-small;">Allegati da poter scaricare o consultare online.</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span><span style="font-size: x-small;">Per computer (pagine affiancate):</span><br />
<a href="https://drive.google.com/file/d/1YCuUD5_AushBv8OH2Qjj9jN2PVKuzi_O/view?usp=sharing" style="font-size: small;">https://drive.google.com/file/d/1YCuUD5_AushBv8OH2Qjj9jN2PVKuzi_O/view?usp=sharing</a><br />
<span style="font-size: x-small;"><br /></span><span style="font-size: x-small;">Per smartphone (pagine singole):</span><br />
<a href="https://drive.google.com/file/d/1L2EdsHEqr9xrF_FZhBHOD4RPo6DMfwnk/view?usp=sharing" style="font-size: small;">https://drive.google.com/file/d/1L2EdsHEqr9xrF_FZhBHOD4RPo6DMfwnk/view?usp=sharing</a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-19672208216567837342019-03-11T03:14:00.002-07:002019-03-11T03:14:40.574-07:00 “ILLUMINA" anche da spento<div class="p1">
<b> </b>E<span class="s2">’</span> <b>Quid</b>: il lampione stradale tutto da raccontare. Non solo perché - come tanti suoi simili, per contratto - di notte fa una bella luce e consuma poco. <b>Quid </b>(nomen omen) ha proprio un <i>quid </i>in più, se questo 8 febbraio ha vinto il <b>1° premio, WINNER in the category </b><span class="s2">“</span><b>Lighting</b><span class="s2">”</span><b>, al GERMAN AWARD 2019 di Francoforte</b>.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
E<span class="s2">’</span> che per i 45 membri della Giuria internazionale impegnati fra centinaia di finalisti di tutto il mondo è stata più convincente quell<span class="s2">’</span>altra sua prestazione inaspettata: il potersi aprire e chiudere - lassù in alto! - facilmente, con una semplice e istintiva rotazione del coperchio. In sicurezza e senza attrezzi, come il cofano di un<span class="s2">’</span>auto, come una conchiglia, come una finestra zenitale, un oblò<span class="s2">…</span> Elementare, Watson! </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Intuitiva la differenza con i lampioni <span class="s2">“</span>tradizionali<span class="s2">”</span>: con entrambe le mani libere, qualsiasi manutenzione a 30 - 40 metri d<span class="s2">’</span>altezza sarà sicura tranquilla e veloce (mentre il coperchio solidale di Quid, ruotato di 180° fungerà da piano d<span class="s2">’</span>appoggio, dritto in verticale da parabrezza<span class="s2">…</span>). Finito il lavoro <span class="s2">“</span><i>clic</i><span class="s2">”</span>, lo ri-chiuderai saldamente con una mano sola, come il cofano di una Porsche, come la capote della Mazda MX-5, come il coperchio di un trolley, come un libro<span class="s2">…</span></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p2">
E<span class="s2">’</span> <b>DESIGN</b>,<b> </b>bellezza! Ce l<span class="s2">’</span>eravamo dimenticato, tanto questo vocabolo è inflazionato. E poi - magari non serviva - così semplice essenziale e innovativo, <b>Quid</b><i> </i><b>è anche bello</b>: al punto che, come un<span class="s2">’</span>opera d<span class="s2">’</span>arte, <span class="s2">“</span><b>illumina</b><span class="s2">”</span><b> anche da spento</b>! [chissà se sta scritto nella motivazione del premio, ehm<span class="s2">…</span> <i>io non parlo il tedesco, scusa, pardon</i><span class="s2">…</span>]</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Toh, non vedo la firma del suo ideatore-designer-progettista <b><i>Enzo Eusebi</i></b>. Se fosse una dimenticanza, <b><i>i Guzzini</i> </b>che già producono Quid con successo in migliaia di pezzi, la mettano sul fianco della <i>carrozzeria</i> (come elegantemente usava una volta con le stilose fuoriserie italiane che facevano girar la testa). <b><i>Enzo Eusebi</i>,</b> <b>WINNER GERMAN AWARD 2019</b>. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Altrimenti, al pigro mondo dell<span class="s2">’</span>informazione chi glielo dice che un premio così prestigioso è piovuto proprio da queste parti<span class="s2">…</span> </div>
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PGC - 10 marzo 2019</div>
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<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-PZ_Y8B1ILUw/XIY0OWxF13I/AAAAAAAACoE/9vJhaeH7WGY-ATl3wuK28AD9Wz8yN0WKwCLcBGAs/s1600/Enzo%2BEusebi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1051" data-original-width="1440" height="466" src="https://4.bp.blogspot.com/-PZ_Y8B1ILUw/XIY0OWxF13I/AAAAAAAACoE/9vJhaeH7WGY-ATl3wuK28AD9Wz8yN0WKwCLcBGAs/s640/Enzo%2BEusebi.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-64045765054684871892019-02-13T01:40:00.001-08:002019-02-13T01:40:24.138-08:00STUDIATE!<div class="p1">
[<b>Ferrovia Adriatica: barriere antirumore <i>à la carte</i>?</b>]<b></b></div>
<div class="p3">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="p4">
I treni fanno rumore, bella scoperta. Ma se i treni dobbiamo tenerceli, non resta che intervenire sul frastuono che provocano. Tema vecchissimo e ciclico, che ri-appassiona le genti della ferrovia, le fa tornare cittadini-cittadini, non solo dormienti, non solo votanti<span class="s1">…</span></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Ariecco così le <b>barriere antirumore</b>, da sempre spacciate come unica soluzione: sorta di invalicabile (doppio) muro di Berlino o - la scelta è ampia - muro messican-trumpiano, muro Marocco-Sahara Occ. , o tanti altri. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Altezza tot metri, qualche finestra fissa da cui nessuno mai s<span class="s1">’</span>affaccerà, e meno male senza filo spinato. Oscene come quelle dell<span class="s1">’</span>autostrada qua vicino, muraglia industriale plastico-metallica-continua che incarcera boschi case e animali senza attenuare un bel niente, chiedere per credere: anzi, per sapere quando è sorto o tramontato il sole, devono andare su Meteo.it. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
<b>Un affare gigantesco e indisturbato questo delle barriere</b>, tanto che, saturatosi ormai il mercato autostradale, si passa con disinvoltura al ferroviario. Lo dice la Legge, e le Ferrovie sono ligie e ubbidienti, e buone<span class="s1">…</span></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p4">
Ma c<span class="s1">’</span>è chi le barriere le vuole e chi no, tutti con lecite motivazioni: fioriscono contrapposti comitati che si guardano in cagnesco. Parlano, gridano, chiedono, pretendono, si raccomandano, combattono, raccolgono firme, tirano per la giacca i politici amici, fanno conferenze stampa nei bar<span class="s1">…</span> </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Fermenti tanto scontati quanto inutili, giacchè - piatto ricco mi ci ficco - è sicuro che barriere saranno: brutte, invasive, alte-altissime-costose-costosissime che, a fronte di qualche decibel in meno - quando va bene, e per caso - angosceranno chi ci abita vicino, aggiungendo brutto al brutto, deserto a deserto, tristezza a tristezza.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Certo che dobbiamo combatterli, i rumori. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Ma l<span class="s1">’</span><b>Acustica</b> che li governa non è un<span class="s1">’</span>opinione bensì una disciplina complessa e misteriosa, quasi una scienza, le cui regole e applicazioni <b>vanno</b> <b>studiate e sperimentate caso per caso</b>.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
E l<span class="s1">’</span><b>Acustica</b> dice che i rumori ferroviari sono tra i più complicati e capricciosi: rimbalzano come una palla da rugby, si riflettono si sommano si trasformano e si amplificano, per effetto del contorno ambientale; talvolta si attenuano senza un perché. Soprattutto viaggiano! Possono fermarli le barriere?... </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Potevamo e dovevamo provvedere per tempo ad abbassare questi rumori alla fonte: per esempio adottando materiali cosiddetti <span class="s1">“</span>morbidi<span class="s1">”</span> per ruote e rotaie; costruendo massicciate misto-pietrose fonoassorbenti; ripensando il profilo dei binari per diminuire le occasioni di attrito/rumore; ringiovanendo un po<span class="s1">’</span> i nostri treni (che a guardarli e a sentirne il feroce lamento di ferraglia morente ti pare di tornare all<span class="s1">’</span>800)<span class="s1">…</span> </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
L<span class="s1">’</span>avessimo fatto, non ci troveremmo adesso nell<span class="s1">’</span>urgenza di acquistare dal fornitore di (s)fiducia milioni di salvifiche (mavalà!) barriere-per-tutte-le-stagioni, alte-basse-vetrate-colorate, da mettere magari dove e come vuole il <span class="s1">“</span>popolo dei comitati<span class="s1">”</span>: <i>on demand,</i> <i>à la carte</i> <span class="s1">…</span></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
<b> Le barriere</b>. L<span class="s1">’</span>Acustica, tra l<span class="s1">’</span>altro, ci dice che: </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
- <b>più alte di 4 metri non servono</b>, specie se distanti dal binario oltre 3 metri: questione di traiettorie dei raggi sonori; </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
- per assorbire le onde e non farle rimbalzare <b>non dovrebbero mai essere metalliche</b> ma preferibilmente di legno (tavole non dure, incrociate), e spesse e imbottite e porose e mimetiche<span class="s1">…</span> , non come quelle esili delle Ferrovie; </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
- <b>la loro sezione dovrebbe essere curva</b>, per <span class="s1">“</span>trattenere<span class="s1">”</span> i rumori in basso, che se scappano in alto non li prendi più. </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p6">
<span class="s3">- </span><span class="s1"><b>…</b></span></div>
<div class="p6">
<span class="s1"><b><br /></b></span></div>
<div class="p4">
Ma le variabili sono tante, la barriera standard non esiste, <b>la barriera è come un </b><span class="s1"><b>“</b></span><b>vestito da cucire su misura</b><span class="s1"><b>”</b></span>. Certi matti che studiano, poi, pensano che invece di rizzare dappertutto barriere dalla dubbia utilità, forse basterebbero delle <span class="s1"><b>“</b></span><b>minigonne tecniche</b><span class="s1"><b>”</b></span> applicate direttamente alla base dei vagoni fino a sfiorare i binari, per far<span class="s1"> “</span>correre<span class="s1">”</span> anche i rumori, ma <span class="s1">“</span>chiusi<span class="s1">”</span> sotto il treno. Altri ancora più matti immaginano una <b>gigantesca simil-spugna</b> (tutta da inventare) tra il pavimento dei vagoni e i binari, che con i rumori si comporterebbe come una spugna con l<span class="s1">’</span>acqua<span class="s1">…</span> ma non servirebbe strizzarla in stazione<span class="s1">…</span></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p3">
Insomma, cari comitati del sì e del no alle barriere, <b>studiate meglio la faccenda</b>: poi contrastateli con validi argomenti, i politici e le Ferrovie. A quelli inutile dirgli di studiare: gli basta l<span class="s1">’</span>ignoranza, per decidere per il peggio.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p7">
<br /></div>
<div class="p3">
<span class="s4">PGC - 12 febbraio 2019</span></div>
<div class="p3">
<span class="s4"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BSDk6OtdJqQ/XGPlf3vI70I/AAAAAAAACmk/YeC0NmyU6I8AXYI20aKWaPas5dVwxGvJgCLcBGAs/s1600/iStock_000013043518Large.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="1203" height="198" src="https://1.bp.blogspot.com/-BSDk6OtdJqQ/XGPlf3vI70I/AAAAAAAACmk/YeC0NmyU6I8AXYI20aKWaPas5dVwxGvJgCLcBGAs/s640/iStock_000013043518Large.jpg" style="cursor: move;" width="640" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-40656229877102520652019-01-19T08:18:00.000-08:002019-01-19T08:18:05.487-08:00EVVIVA IL TERREMOTO<div class="p1">
<b>Ascoli Piceno 15 gennaio </b><span class="s1">’</span><b>19, sindaco Castelli:</b> <span class="s1">“</span><b>Se riusciremo a dimostrare il rapporto causa-effetto, con i fondi del sisma sistemeremo la Curva Sud dello Stadio <i>Del Duca</i>: con 5 milioni si potrebbe rifare anche la copertura della Tribuna Ovest. E farò appello al Commissario per ottenere fondi del sisma anche per le chiese comunali, quelle della diocesi li hanno già avuti</b><span class="s1">”</span><b>. </b>(sic)</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
La notizia, raccolta con soddisfazione dai sudditi e diffusa dalla stampa ai quattro venti, ha fatto - come si dice - il giro del mondo. Senza un soprassalto di sdegno, un battito di ciglia, una timida obiezione, un<span class="s1">’</span>ombra di perplessità, un fremito di vergogna. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Nessuno - giornali (e figurati), comuni cittadini, chiesa, enti, istituzioni, circoli, associazioni, bocciofile<span class="s1">…</span> - che abbia obiettato (con garbo ma anche no) su questa intenzione scellerata di dilapidare i fondi stanziati per il terremoto, già cronicamente insufficienti, sfilandoli con destrezza a chi ne ha vitale necessità e urgenza. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ascoli per sua fortuna è stata solo sfiorata: scosse tante, ma danni relativamente pochi da un sisma che nella montagna vicina ha cancellato paesi e comunità; tragedia della quale ciò che resta è ancora colpevolmente affogato nelle macerie; abitanti divenuti profughi erranti o sardine in scatola, in lager di casette tardive e pericolose, inospitali e malsane (eppur pagate come ville perché non sia mai che in Italia non si lucri sulle disgrazie).</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ma certo Castelli per mestiere deve curarsi della sua Ascoli, e abbellirla, migliorarla: quindi perché non sventolare scale Richter per rastrellare agilmente denari e denari da buttarci su? </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ed essendo fuor di dubbio che lo stadio (in manutenzione perenne) ha vibrato per il terremoto - e proprio la Curva Sud e il tetto della Tribuna Ovest, pensa tu - così come è certo che le chiese comunali si sono crepate spaventando i santi, ora basterà solo dimostrare il <span class="s1">“</span><i>rapporto causa-effetto</i><span class="s1">”</span> e giù milioni a cascata per gli interventi indispensabili irrinunciabili urgenti al grido di dio-lo-vuole e il-calcio-lo-vuole. Tutto secondo le regole, si capisce.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Poi ad Ascoli, dove l<span class="s1">’</span>elettorato <b>C.& C. </b>(Calcio & Cattolici) ha la maggioranza, si vota. E quale migliore Campagna Elettorale, che rifare lo Stadio e qualche chiesa? Meglio ancora se con furba enfasi mediatica. </div>
<div class="p2">
<b>Evviva il terremoto</b>.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p4">
<span class="s2">PGC - 18 gennaio 2019</span></div>
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<span class="s2"><br /></span></div>
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<br />
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</div>
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: Times; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-cbBI7uXjg7s/XENNF1Uq7yI/AAAAAAAAClY/rTL2THoFThoNzCYTYZObiP5NKxJtqVegwCLcBGAs/s1600/Sant%2527Emidio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="914" data-original-width="606" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-cbBI7uXjg7s/XENNF1Uq7yI/AAAAAAAAClY/rTL2THoFThoNzCYTYZObiP5NKxJtqVegwCLcBGAs/s640/Sant%2527Emidio.jpg" style="cursor: move;" width="424" /></a></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-36803210152712897212018-12-23T02:10:00.001-08:002018-12-23T02:10:50.337-08:00CHRISTO, che scuola!<div class="p1">
<span class="s1">[ </span><b>Anche Grottammare ha il suo Reichstag impacchettato, ma non da Christo </b><span class="s1">]</span></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p2">
È stato inutile sperare di metterci poco tempo, o il tempo giusto, per rifare il tetto alla <b>Scuola Elementare </b><span class="s2">“</span><b>Speranza</b><span class="s2">”</span> (nomen omen).</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Vederla a Natale ancora tutta <b>impacchettata </b>per lavori in corso fa un certo effetto. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Ma non è un pacco-regalo, è proprio un pacco-pacco. Il nuovo tetto di legno non è stato ancora montato, i lavori continuano a rilento - quando non sono addirittura fermi - e gli alunni continuano a fare i profughi di qua e di là, i genitori quasi se li perdono. [Ma non fiatano]. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
In compenso il <b>Comune </b>spande ai 4 venti saccenti veline e tutto-è-a-posto, tutto-è-in-ordine, tutto-è-sotto-controllo, e ridicolizza e bastona chi osa appena contraddirlo. Un Comune virtuoso così fa. Voi non capite, voi non sapete, voi non studiate, voi non lavorate, voi non vi documentate, voi come vi permettete. Giù sberle. Occristo!</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<b> Era davvero meglio affidarsi a</b> <b>Christo</b>. A parte il tetto di legno - si sarebbe sapientemente occupato anche di quello - l<span class="s2">’</span>avrebbe certo impacchettata meglio la nostra scuola, <b>con tessuto argentato come il Reichstag di Berlino</b>, cui l<span class="s2">’</span>impacchettata <span class="s2">“</span>Speranza<span class="s2">”</span> [tedesco <i>Hoffnung</i>] somiglia in modo impressionante. Un figurone per Natale, altro che presepe vivente.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
E come in tutte le sue opere dadaiste, <b>Christo Yavachev</b> avrebbe rispettato al minuto i tempi di consegna. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
Christo non fallisce.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="p2">
PGC - 22 dicembre 2018</div>
<div class="p2">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-07UAhO6riio/XB9deiWsogI/AAAAAAAACjg/fMZCefuoncIXZft8uzoSa0-mWON8A2gJgCLcBGAs/s1600/Grottammare_Reichstag.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="367" data-original-width="1600" height="146" src="https://3.bp.blogspot.com/-07UAhO6riio/XB9deiWsogI/AAAAAAAACjg/fMZCefuoncIXZft8uzoSa0-mWON8A2gJgCLcBGAs/s640/Grottammare_Reichstag.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="p2">
<br /></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-58210728757187989462018-12-17T02:44:00.001-08:002018-12-17T02:44:16.437-08:00"Mozzacchio" ®<div class="p1">
<b>Da <i>Spelacchio</i> a <i>Mozzacchio</i>: la triste sorte degli Alberi di Natale</b></div>
<div class="p6">
<br />
<b></b></div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p5">
Può un <span class="s3">“</span>nostro<span class="s3">”</span> giovane albero finir peggio di uno di quegli abeti rossi della Val di Fiemme stroncati a migliaia dal vento <i>elefante</i>? (per dirla con Paolo Conte)</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p5">
Ce<i>rrr</i>to che può, se capita nelle grinfie di Babbo Natale a San Benedetto.</div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p5">
Non solo il tronco mozzato malamente. Ma pure brutalizzato con cunei battuti a martellate per tenerlo in piedi morto, impalato in piazza su un cubo di cemento, con le lucine cinesi - più tristi di quelle del cimitero - buttate a casaccio fra i rami. </div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p5">
L<span class="s3">’</span>hanno subito chiamato <b>Mozzacchio </b><span class="s2"><b><i>®</i></b></span>. Gli piangono accanto i salici-piangenti scelleratamente segati a novembre<span class="s3">…</span></div>
<div class="p1">
</div>
<div class="p5">
<b>Un posto allegro, Piazza Matteotti</b>.</div>
<div class="p6">
<br /></div>
<div class="p5">
Nessuno si meraviglierà se la giostrona finto-ottocento che per <b>tre</b> mesi (!) ci delizierà a pagamento, vorrà ogni tanto intonare una marcia funebre.</div>
<div class="p1">
<br /></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p1">
<span class="s4">PGC - </span><span class="s5">16 dicembre 2018 </span></div>
<div class="p1">
<span class="s5"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-s1nNC-oV8uA/XBd7jpF-7PI/AAAAAAAACjI/c70XBcVU56Q8xVur3ipRP4WSqEBeOonQQCLcBGAs/s1600/Albero%2Bmozzacchio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1134" data-original-width="850" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-s1nNC-oV8uA/XBd7jpF-7PI/AAAAAAAACjI/c70XBcVU56Q8xVur3ipRP4WSqEBeOonQQCLcBGAs/s400/Albero%2Bmozzacchio.jpg" width="298" /></a></div>
<div>
<br /></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-1113412282325693202018-11-22T13:45:00.001-08:002018-11-22T13:45:23.493-08:00 “Non ci resta che piangere”<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;">Siamo nel duemiladiciottoquasiduemiladiciannove e non nel millequattrocentoquasimillecinquecento, e San Benedetto non è Frittole.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;">Eppure <span class="s2">“</span>non ci resta che piangere<span class="s2">”</span>, alla vista dei <b>salici piangenti appena giustiziati sulla pubblica piazza davanti alla chiesa</b>.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> Del più grande e bello - che ha sempre pianto, come da contratto, e pure con convinzione - i cui lunghi rami con foglie a punta verdi o gialle si curvavano fino a terra e i bambini ci giocavano a nascondino, ora resta solo un moncone di tronco (circa 70 cm. di circonferenza) ancora umido di lacrime. </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;">Dice il medico del Comune <span class="s2">–</span> che non è certo Leonardo da Vinci <span class="s2">–</span> che soffriva di malattia incurabile (mah<span class="s2">…</span>). Come pure gli altri, di cui non allego le foto per non inumidire ancor di più gli occhi.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> Sembra quasi di vedere lì intorno lugubri figuri in mantello nero a cavallo<span class="s2">…</span>: ma <b>in questa città cannibale c</b><span class="s2">’</span><b>è davvero una fatwa che stermina gli alberi a velocità elettrodomestica</b>. Non solo i pini, vittime favorite di questa ed altre amministrazioni di scellerata incurabile miopia. Adesso pure i salici piangenti. E non siamo nel 1492, dicevo.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> In questa parte di città c<span class="s2">’</span>erano solo quei salici piangenti che, pur se solitari e piantati lì per caso, per ignoranza, per moda, ingentilivano un po<span class="s2">’</span> l<span class="s2">’</span>orrido paesaggio urbano, lo squallore di un quartiere disfatto, trafitto dalla fredda luce di giganti chiodi metallizzati e storti (erano i soli che ridevano mentre con fascistica rapidità segavano i salici piangenti). </span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> <b>In questo vuoto intersociale che è San Benedetto sembra prevalga un <i>cupio dissolvi</i>, un desiderio di rovina che esala soprattutto, come un vapore mefitico, da ridicole assemblee di uomini inutili, insieme alla lurida ansia di demolire anche i ricordi </b>[Ballarin]<b>, al gusto di vincere nell</b><span class="s2">’</span><b>ignoranza, alla prepotenza di affilar coltelli - e seghe - in continue devastanti prove muscolari</b>.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> Oggi il risultato è che <b>non abbiamo più i nostri bei salici piangenti</b>. Ma nella chiesa di San Giuseppe lì presso, immutati incalzeranno funerali comunioni cresime e matrimoni, e nessuno tra genuflessioni e meaculpa e litanie verserà una lacrima per quei salici uccisi.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p2">
<span style="font-family: inherit;"> Dunque, <i>con gli occhi impastati di cemento e traffico</i><span class="s3">*</span>,<i> </i>davvero<i> </i><span class="s2">“</span>non ci resta che piangere<span class="s2">”</span>. Malgrado Benigni e Troisi.</span></div>
<div class="p1">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p5">
<span style="font-family: inherit;"><span class="s4">(</span><span class="s5">*</span>E. Jannacci)</span></div>
<div class="p5">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="p5">
<span style="font-family: inherit;">PGC - 22 novembre 2018 </span></div>
<div class="p5">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-tjZ8A0J2UpA/W_cjTVgz0JI/AAAAAAAACho/Mijvs62ogeAeMFnqZfB7WhRkhDB0oLjrACLcBGAs/s1600/IMG_20181121_113515.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-tjZ8A0J2UpA/W_cjTVgz0JI/AAAAAAAACho/Mijvs62ogeAeMFnqZfB7WhRkhDB0oLjrACLcBGAs/s400/IMG_20181121_113515.jpg" width="300" /></a></div>
<div class="p5">
<br /></div>
Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2038859137062802352.post-49624629257208140542018-11-20T09:47:00.003-08:002018-11-20T09:47:46.146-08:00Sicurezza un corno!<div class="p1">
<b> </b>Dalla stampa locale:<b> </b><span class="s1">“</span><b>Il Comune di Ripatransone, in quanto aggiudicatario del Bando di Sicurezza del Ministero dell</b><span class="s1">’</span><b>Interno </b>(a firma Minniti!)<b> per l</b><span class="s1">’</span><b>installazione di telecamere di videosorveglianza, riceverà 50.000 euro con la compartecipazione del 30%</b><span class="s1">”</span><b>. </b>Non è chiaro se il Comune spenderà il 30% di 50.000 <span class="s1">€</span> erogati dallo Stato - dunque <span class="s1">“</span>solo<span class="s1">”</span> 15.000 <span class="s1">€</span> dei suoi - o se 50.000 è la compartecipazione statale per il 30% della spesa totale, che sarebbe ben diverso<span class="s1">…</span> Ho chiesto in giro, anche agli <span class="s1">“</span>addetti ai lavori<span class="s1">”</span>, il dubbio resta.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Comunque sia: sindaco Lucciarini esulta. <span class="s1">“…</span><b><i>Chiaro segnale della direzione positiva che sta assumendo la nostra azione di governo della città </i></b>(sic)<span class="s1">…</span><b><i> per assorbire le esigenze in essere </i></b>(sic)<span class="s1">…</span><b><i> telecamere di sorveglianza strumento strategico per la tutela del bisogno di sicurezza espresso dalla nostra comunità </i></b>(sic)<span class="s1">…”</span></div>
<div class="p5">
<br /></div>
<div class="p4">
<i> </i>Sindaco, ma come parli, cos<span class="s1">’</span>è questo linguaggio da verbale di Questura?... Ma soprattutto: <b>davvero pensi</b> <b>che Ripa - Ripa! - debba </b> <span class="s1">“</span><b>contrastare fenomeni di criminalità diffusa</b><span class="s1">”</span><b>? </b>(la condizione, appunto, per avere la regalia di 50.000 euro).<b> </b></div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Qui non ci sono bande armate scorrazzanti per il paese, non ci sono sparatorie, inseguimenti, rapine, scippi, non si vende droga al bar o in chiesa, niente assalti a banche e diligenze, <i>spaccate</i> alle goiellerie, rapimenti di suore, roghi di pullman<span class="s1">…</span> Abbiamo al massimo i soliti maruoli, che non mancano mai. Più qualche cinghiale dai modi poco urbani, ma già gli sparano<span class="s1">…</span> </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Sembrano, dico sembrano, inoperosi gli stessi Carabinieri della locale Stazione - a parte le quasi amichevoli palettate per controlli in Valtesino - e se gli telefoni per un<span class="s1">’</span>urgenza risponde San Benedetto, campa cavallo.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
Insomma: non siamo in emergenza, non siamo allo Stato di Polizia, Ripa non è Chicago anni <span class="s1">’</span>20 né Roma/San Lorenzo né Napoli dei Quartieri Spagnoli<span class="s1">…</span> </div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
<b>È assurdo, oltre che irresponsabile ed eticamente riprovevole, allarmare i cittadini con l</b><span class="s1">’</span><b>ossessione della Sicurezza, cavalcata a manetta e strumentalmente - come vediamo ogni giorno - da certi governanti in odore di fascismo</b>.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
E poi: non è che siamo arretrati, qui a Ripa, qualche telecamera c<span class="s1">’</span>è già, ci sono quelle delle Banche, della Posta<span class="s1">…</span> e non pare che stiano continuamente a sbobinare i tremolanti filmati per scoprire chissà chi.</div>
<div class="p3">
<br /></div>
<div class="p4">
<b>Le Sicurezze di cui i Ripani hanno necessità sono di altro genere e di ben più pratico livello.</b> <b>Per esempio,</b> <b>le strisce bianche (o gialle) sulle strade per combattere la nebbia che qui c</b><span class="s1">’</span><b>è sempre</b>. Costano poco (difficile far la cresta), sono facili da disegnare. È stato detto chiesto e scritto più volte, all<span class="s1">’</span>ex sindaco, all<span class="s1">’</span>ex Presidente della Provincia (che è pure di Ripa). Neanche una risposta. Maleducati. </div>
<div class="p3">
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Così arriva un altro inverno e stiamo peggio di prima per colpa di chi amministra: che<b> </b>dovrebbe con coraggio<b> rifiutare quei 50.000 </b><span class="s1">€</span><b> </b>da dilapidare in telecamere<b> </b>inutili, <span class="s1">“</span>regalati<span class="s1">”</span> da uno Stato che gioca sulle psicosi collettive e sulla supina accettazione da parte dei poteri locali di una politica tanto muscolare quanto inefficace; <b>e dovrebbe invece</b> <b>saggiamente spenderne almeno 15.000 in vernice (li spenderebbe comunque, se non di più, in telecamere) per evitare disagi, pericoli e qualche incidente ai suoi sudditi.</b></div>
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PGC - <span class="s2">20 novembre 2018</span> </div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6QyGBWoHzg4/W_RIotzitdI/AAAAAAAAChc/AnuJbBu-dD8NpOS-OC0Pxte7fPvAHAb4QCLcBGAs/s1600/Pulmino%2BRipatransone.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="730" data-original-width="1023" height="456" src="https://1.bp.blogspot.com/-6QyGBWoHzg4/W_RIotzitdI/AAAAAAAAChc/AnuJbBu-dD8NpOS-OC0Pxte7fPvAHAb4QCLcBGAs/s640/Pulmino%2BRipatransone.jpg" width="640" /></a></div>
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Francesco Del Zompohttp://www.blogger.com/profile/06120698708958276110noreply@blogger.com0